"Migrazione di stili" di O’Tama Kiyohara - SOSPESA
Tra le opere esposte, sono stati infatti restaurati ben 46 acquerelli, 6 cartoni (kinkawa-gami) e 18 tessuti
Quando
da venerdì 06 dicembre a lunedì 06 aprile 2020Presso Palazzo dei Normanni (Piazza Indipendenza, 1 - Palermo) è in esposizione "Migrazione di stili" di O’Tama Kiyohara. La mostra rimette insieme i frammenti del lungimirante progetto di O’Tama Kiyohara e Vincenzo Ragusa, che cercarono invano di dare vita ad una scuola-museo. Tra le 101 opere esposte, sono stati infatti restaurati ben 46 acquerelli, 6 cartoni (kinkawa-gami) e 18 tessuti.
Orari - dal venerdì al lunedì dalle 8,15 alle 17,40 (ultimo biglietto ore 16,40). Domenica e festivi dalle 8,15 alle 13.00 (ultimo biglietto ore 12,00).
L’inedita mostra sull’artista giapponese che visse per 51 anni a Palermo, è organizzata della Fondazione Federico II, Col patrocinio dell’Ambasciata del Giappone in Italia. Dopo approfonditi studi la Fondazione ha ricostruito idealmente un complesso percorso iniziato nel 1882 quando l’artista, prima orientale a giungere in Europa, arrivò da Tokio con lo scultore palermitano Vincenzo Ragusa. NeLla Palermo di fine Ottocento O’Tama Kiyohara è stata pioniera di un percorso artistico, culturale e didattico votato al progresso e all’innovazione.
L’esposizione, che conta 101 opere, ha il merito di aver riunito finalmente i frammenti di quel lungimirante progetto, grazie al faticoso restauro di 46 acquerelli ikebana e botanici, 6 cartoni (kinkawa-gami) e 18 tessuti, sostenuto dalla Fondazione col Centro Regionale per il Restauro e il Corso di laurea in restauro dei Beni Culturali dell’Università di Palermo. In mostra anche 9 ceramiche, 14 bronzi, 2 ventagli e soprattutto il prezioso kimono dipinto a mano e ricamato con seta policroma e filo d’oro, che è stato collocato all’interno di una teca dedicata in Sala dei Vicerè. Non un’opera di O’Tama: fu suo marito, Vincenzo Ragusa, ad acquistarlo in Giappone per la sua collezione. Oggi torna a Palermo dopo oltre un secolo grazie al prestito concesso alla Fondazione Federico II dal “Museo delle Civiltà - Museo preistorico etnografico Luigi Pigorini”.
Pittrice raffinatissima, O’Tama Kiyohara realizzò in effetti una sintesi artistica tra tecnica, eleganza stilistica e realismo, emblema del grande sogno condiviso con Vincenzo Ragusa di un percorso culturale in grado di dare vita ad una scuola-museo. Questo grande progetto, purtroppo, dovette infrangersi su uno stato di abbandono economico legato alla politica che non trovò soluzioni neppure tramite l’allora ministro di Grazia, Giustizia e dei Culti, Finocchiaro Aprile, ritrovando nella sua volontà di creare cultura sperimentale, una forma di crescita in merito a specializzazioni e divulgazioni di arte locale e internazionale. La mostra sarà aperta al pubblico dal 7 dicembre 2019 al 6 aprile 2020.
Biglietti - Intero € 7,00. Scolaresche in visita didattica € 2,00. Gratuito: bambini fino a 14 anni non compiuti se accompagnati da adulti e non in visita didattica