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Southern Blend, di Nero/Alessandro Neretti

Un nuovo spazio di ricerca per l’arte e i linguaggi contemporanei

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Quando
da venerdì 16 marzo a lunedì 16 aprile 2018

Francesco, Beppy e Maria Giulia Fecarotta annunciano l’inaugurazione di SPAZIOCENTOTRE (Via Principe di Belmonte 103 - Palermo), un nuovo spazio di ricerca per l’arte e i linguaggi contemporanei, con la mostra SOUTHERN BLEND, dell’artista Nero/Alessandro Neretti, a cura di Christian Caliandro. 

Il titolo della mostra SOUTHERN BLEND si riferisce ad un sapore, un aroma, un gusto. Ma è anche il riferimento ad un universo di suggestioni e di atmosfere, culturali e spirituali, come scrive il curatore: “il Mediterraneo, il pensiero meridiano (Franco Cassano), la luce del Sud, il cielo e il paesaggio arso, i profumi forti e aspri, i frutti succosi e maturi; la metafisica di de Chirico, Carrà e Savinio. Caligine. Una sensazione gradevole, e terribilmente soffocante. Uno scenario disintegrato, smontato e indivisibile: Sciascia, De Roberto, Brancati. Un’accumulazione di idee anche e soprattutto in contraddizione l’una con l’altra, un assemblaggio di elementi apparentemente incongrui e incoerenti uniti a formare un sistema organico, che cresce costantemente”. SPAZIOCENTOTRE accoglie una selezione delle preziose sculture in ceramica di Nero, insieme ad oggetti antiquari della collezione di Fecarotta Antichità, in un allestimento caratterizzato dalla presenza ibrida di opere d’arte antica e contemporanea. Questa tipologia costituisce la traccia fondamentale nell’approccio del nuovo spazio, orientato a costruire relazioni attive tra opere del presente e opere del passato, attorno ad alcuni nuclei tematici specifici. 

La mostra - prosegue Caliandro - “propone una visione orientata a superare le divisioni tra territori artistici: ogni epoca è infatti presente, ed è di nuovo possibile oggi – come in altri momenti – connettere in profondità zone temporali differenti: l’antico, il moderno, il contemporaneo. Il giovane artista faentino attraverso la ceramica si riappropria artigianalmente e genialmente di processi tradizionali cristallizzati. La sua ricerca rappresenta un aggiornamento prezioso della metafisica italiana che rimette al centro dell’attenzione il costruire opere minute, ingegnose, resistenti, belle e ben fatte, severe e serie nella loro ironia. 

Lo Spazio - SPAZIOCENTOTRE (Via Principe di Belmonte, 103, I piano) rappresenta la naturale evoluzione del gusto artistico e della ricerca del bello avviati più di due secoli fa dal capostipite dei Fecarotta, orafo alla corte di Francesco I di Borbone (1777-1830). Fecarotta Antichità inaugura la sua attività nel 1961, offrendo alla clientela, oltre ad argenti e gioielli, anche mobili antichi, dipinti e oggetti d’arte. Già quasi cent’anni prima, però, nel 1866, la ditta Fecarotta aveva aperto i battenti in corso Vittorio Emanuele, all’angolo con via dei Cinturinai: argenti e gioielli erano ammirati e acquistati dall’alta borghesia cittadina e dalla nobiltà dell’isola e dell’Italia appena unita; numerosi erano anche i viaggiatori provenienti da tutta Europa, che nelle creazioni dei Fecarotta ritrovavano i colori e le forme originali di Palermo. Il gusto di allora viene oggi significativamente ampliato all’arte contemporanea. SPAZIOCENTOTRE intende operare in modo sperimentale, nel segno di una differente percezione della storia e della memoria artistica: non una ricerca archeologica del nostro passato, ma la consapevolezza di quanto esso sia parte integrante e viva del nostro spazio di esistenza contemporanea. Così, a partire dalla mostra con cui lo spazio si inaugura, gli oggetti antiquari incontreranno gli oggetti contemporanei in nuove e suggestive commistioni artistiche. 

Biografia - Nero/Alessandro Neretti (1980) è artista visivo, surfista, critico osservatore della condizione contemporanea conduce una personale indagine espressiva tesa a esplorare con occhio disincantato e impudente dinamiche e processi socio-politici ed economici, concentrando particolare attenzione sulla sfera della realizzazione individuale e collettiva, del desiderio, del corpo, del simbolo. Estende un costante lavoro di auto-fiction alla ricerca ambientale, che si rivolge allo spazio del qui e dell’ora, comprendendo valori architettonici, culturali e naturali. I processi di autodefinizione e di rielaborazione del dato sensibile si intrecciano in immagini fortemente simboliche. Soggetti animali e mitologici, ma anche segni e codici, emergono da tecniche diverse (fotografia, ceramica, stampa, assemblaggio, video). L’objet trouvé entra in tale processo in forma di installazioni complesse, dove l’aggancio all’esistente presente avviene in chiave di post-realismo semantico. L’obiettivo finale è la provocazione, la resistenza, l’alternativa al collasso storico e culturale. Descrivendo processi evolutivi e mentali caratteristici del modus operandi dell’uomo, tra la sfera privata e quella pubblica, provando a raccontare un’altra storia perdente del presente. È stato il protagonista di numerosi progetti artistici, residenze d’artista, premi e progetti culturali presso: Airbnb HQ - San Francisco/Stati Uniti d’America, Fondazzjoni Kreattività - Gozo/Malta, museum Beelden aan Zee - Scheveningen/Paesi Bassi, International EgeArt Days - Izmir/Turchia, Museo d’Arte Della Città - Ravenna/Italia, World Ceramic Biennale, Icheon/Corea del Sud, Museo d’Arte Contemporanea - Lissone/Italia, Aubin Gallery - London/United Kingdom, Kunstmuseum - Bornholms/Danimarca, PAC/Padiglione d’Arte Contemporanea - Milano/Italia, Hagi Uragami Museum - Gifu/Giappone e Museo Internazionale delle Ceramiche - Faenza/Italia 

Christian Caliandro (1979) - è storico e critico d’arte contemporanea, studioso di storia culturale ed esperto di politiche culturali. È docente di Storia dell'Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia. Ha pubblicato: La trasformazione delle immagini. L’inizio del postmoderno tra arte, cinema e teoria, 1977-’83 (Mondadori Electa 2008), Italia Reloaded. Ripartire con la cultura (Il Mulino 2011, con Pier Luigi Sacco), Italia Revolution. Rinascere con la cultura (Bompiani 2013) e Italia Evolution(Meltemi 2018, di prossima pubblicazione). Collabora con testate d’arte contemporanea, tra cui Exibart, Artribune, minima&moralia, che-Fare, Il Fatto Quotidiano, Linkiesta, Il Corriere del Mezzogiorno, Domus, Inside, Scenari, Alfabeta2. Ha curato mostre personali e collettive, in spazi pubblici e privati tra cui l'American Academy in Rome, la Galleria d’Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno, il CUBO-Centro Unipol Bologna e la Fondazione Museo “Pino Pascali” di Polignano a Mare. 

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