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Ferla, il borgo della "via sacra"

Dal cuore rupestre e antichissimo, dopo il grande terremoto del 1693, rinacque con le esuberanti forme del Barocco

16 marzo 2017
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Tra i Borghi più belli d’Italia, Ferla si trova nella parte ovest della provincia di Siracusa, sui Monti Iblei, all'interno della valle dell'Anapo. In questo piccolo centro della Val di Noto, ricostruito dopo il grande terremoto del 1693, batte il cuore pulsante della storia.

Ricostruita nelle esuberanti forme del barocco, insieme alle altre città Patrimonio dell’Umanità, Ferla ha in più nel sottosuolo e nelle grotte tutto un rigoglio di preesistenze arcaiche e complessi rupestri che vanno dai greci alle prime comunità cristiane, dai bizantini ai longobardi e ai normanni passando forse per gli arabi. Da tale aggrovigliato sistema di abitazioni-grotta, vicoli e stradine, è nato il borgo normanno poi distrutto dal sisma.

Oggi, nell’impianto urbanistico a forma di croce della ricostruzione settecentesca, risplendono soprattutto le chiese, una più bella dell’altra, poste su un percorso, la "via sacra", che è un ininterrotto scenario barocco.

Le tappe del nostro itinerario

TappaQuartiere delle Carceri Vecchie (San Sebastiano)

La chiesa di San Sebastiano e la chiesa Madre, dedicata a San Giacomo, di Ferla
Foto www.levantegeotour.com

Il quartiere di Ferla, detto di "San Sebastiano" sorge nell’area limitrofa all’omonima Chiesa e comprende una vasta area che va dalla Piazza San Sebastiano (e quindi dalla parte meridionale della Via Vittorio Emanuele) e dal retro della chiesa all’asse viario formato dalle Vie Carceri Vecchie e Orto Peluso.

Questa è una vasta area di origine medievale inglobata poi nella nuova città ferlese ricostruita dopo il terremoto del 1693 che distrusse gran parte della Sicilia meridionale.

Qui possiamo ammirare numerosi palazzi antichi di epoca medievale (restaurati poi negli anni successivi al terremoto del 1693) utilizzati come case di residenza, uffici e piccoli locali, che si affacciano presso le strette vie che compongono il quartiere (Via Arcolanteri, Via dell’Acqua, Via San Sebastiano, Via Cassaro, Via Cotrona, Via Carceri Vecchie, Via Parroco, Via Orto Peluso), in cui sorgono tralaltro numerose case di tipo terraneo (alcune di esse con scalinate che conducono alla residenza vera e propria, mentre al piano terra vi erano stalle e botteghe) sia antiche sia rimodernate; molte di esse sono anche di tipo semirupestre poiché costruite presso il costone montano orientale del Monte Rigoria, a poca distanza dalla Cava di San Nicola (Vie Carceri Vecchie - Orto Peluso).

TappaChiesa di SantAntonio Abate

Chiesa di Sant'Antonio Abate, considerata la chiesa più importante e bella di Ferla
Foto www.typicalsicily.it

Originariamente (nel sec. XVI) era ubicata nella parte bassa dell'abitato, il terremoto la distrusse interamente; la ricostruzione avvenne nell'attuale sito, al centro del nuovo abitato, nel settore sud-ovest dei quattro canti.

Quella di Sant'Antonio Abate è considerata la chiesa più importante e bella di Ferla grazie alla flessuosa facciata barocca costituita da tre corpi concavi, di cui i due laterali sormontati da torri campanarie (quella di sinistra è crollata durante il terremoto del 1908).

L’interno è uno spazio dinamico e inedito per le architetture coeve dell’altopiano ibleo. L’impianto a croce greca (ogni asse della croce doveva misurare 33 metri, gli anni di Cristo alla morte) è coronato da una cupola ottagonale affrescata con il Trionfo di Sant’Antonio del Crestadoro. Interessanti sono anche le quattordici sculture a stucco delle Virtù cardinali e teologali.

TappaChiesa del Carmine

La Chiesa di Santa Maria del Carmine di Ferla

La Chiesa di Santa Maria del Carmine, posta all'ingresso sud di Ferla presso la Via della Croce, è una piccola ma graziosa chiesetta settecentesca concepita nel 1789 con un semplice quanto elegante stile tardo barocco accanto all'edificio che ospitava il vecchio Convento dei Carmelitani (ora abitazione privata) i cui elementi architettonici degni di rilievo sono il portale arcuato e i tre balconcini racchiusi da belle inferriate in ferro battuto.

L'unica navata interna si presenta piuttosto ampia avente la volta racchiusa da una sontuosa copertura "a botte". Presso di essa possiamo ammirare quattro Altari posti nelle pareti laterali; essi sono consacrati rispettivamente al "Santissimo Crocifisso", a "San Raffaele Arcangelo", a "Cristo Redentore" e a "San Paolo Apostolo".

Nel Presbiterio possiamo ammirare l'Altare Maggiore in pietra che presenta raffinate decorazioni pittoriche e pregevoli pannelli raffiguranti "Episodi Biblici". Sopra di esso vi è la bellissima statua settecentesca raffigurante la "Madonna del Carmine". Da ammirare anche un dipinto che raffigura la Madonna del Carmelo.

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