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Lentini, città delle arance rosse e...

... del sommo filosofo Gorgia e del poeta a capo della Scuola Siciliana Jacopo da Lentini

17 aprile 2023
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Foto di Antreus93 - Opera propria, CC BY-SA 4.0

A circa 47 Km da Siracusa, in una vallata al margine meridionale della piana di Catania, sorge Lentini, un grosso centro dalla storia millenaria, che risale addirittura al VIII secolo a.C., quando alcuni coloni calcidesi di Naxos ne fondarono il primo nucleo abitato.

Il busto del filosofo Gorgia nella villa comunale di Lentini

'Lentinoi' fu una delle prime colonie greche di Sicilia e diede i natali, (nel 483- 485 a.C.) al grande filosofo Gorgia, il più importante rappresentante insieme a Protagora della 'sofistica', l'arte oratoria con la quale incantò gli ateniesi convincendoli ad aiutarlo nella guerra contro Siracusa.

Era di Lentini anche lo zio di Gorgia, il famoso medico Erodico, che fu il primo a collegare l'esercizio fisico allo stato di salute ottenendo una cattedra in uno dei tre licei allora esistenti ad Atene. Un altro figlio illustre della città è Giacomo da Lentini, meglio conosciuto come Jacopo, vissuto fra il 1210 e il 1260 circa, notaio imperiale di Catania e poeta, da molti considerato il caposcuola del cenacolo poetico siciliano fiorito alla corte di Federico II.

Arance rosse di Lentini

Oggi la città è fondamentalmente un centro agricolo che vive però anche grazie all'industria, che qui ha trovato modo di svilupparsi in diversi settori. Famose per le loro proprietà sono le arance rosse di Lentini nella varietà tarocco, moro e sanguinella, che vengono esportate in tutto il mondo e hanno, per la forte presenza di vitamina C, un importante ruolo nella prevenzione e cura di numerose malattie.

- L'antico Lago del Biviere di Lentini

Le tappe del nostro itinerario

TappaChiesa di SantAlfio

Chiesa di Sant'Alfio a Lentini
ph. www.chiesasantalfio.it

Ricca di storia, Lentini è stata distrutta da parecchi terremoti l'ultimo dei quali, quello terribile che, nel 1693, colpì la Sicilia orientale. In seguito la città fu ricostruita ed oggi ospita numerose chiese tra le quali spicca la  la Chiesa di Sant'Alfio, la matrice edificata dall'architetto Vella da Malta, in stile barocco. La chiesa ha un impianto basilicale a tre navate, con un'elegante facciata settecentesca a tre ordini.

Splendida la porta lignea centrale dove sono incisi i simboli della passione dei Santi martiri Alfio, Cirino e Filadelfo, cui i lentinesi sono molto devoti. Di pregevole fattura è inoltre l'ampio sagrato, circondato da un'elegante inferriata e abbellito da un selciato di ciottoli bianchi e neri che formano disegni geometrici stilizzati.

All'interno, nell'abside di sinistra, è custodito un icona bizantina del XII secolo rappresentante la Madonna della Catena in lacrime, d'argento. Nel tetto della navata centrale, in tre ampie formelle, è dipinta la  consacrazione di Neofito a vescovo di Lentini da parte dell'apostolo Sant'Andrea; l'ascesa al cielo dei tre santi martiri e il battesimo dei primi catecumeni.

In Via Conte Alaimo si trova invece la Chiesa di San Francesco di Paola, edificata nel XVIII secolo, che conserva un antico e raro organo a mantice alla sommità di una scala monumentale ed opere raccolte da chiese distrutte dal terremoto del 1693.

TappaChiesa della SS.Trinità e S. Marziano

Chiesa della Santissima Trinità e San Marziano

In Piazza Dante è possibile visitare la Chiesa della SS.Trinità e S. Marziano, che conserva il bellissimo pavimento in ceramica di Caltagirone del XVIII sec., gli affreschi della volta di Sebastiano Lo Monaco, un polittico della scuola di Antonello da Messina ed il tabernacolo dell'altare maggiore in lapislazzuli.

Da non perdere gli affreschi della Chiesa di San Luca (edificata nel XVIII secolo) che custodisce una crocifissione della scuola del Tintoretto, un San Francesco orante della scuola del Bassano, la Nascita della Vergine del Gramignani del 1760.

Nelle vicinanze della Chiesa si trovano i ruderi del Castellaccio, il castello medioevale fatto costruire da Federico II, l'oratorio ipogeico di Santa Lucia con affreschi del XIV secolo, le Grotte del Crocefisso con affreschi realizzati dal XII al XVII secolo.

TappaChiesa dei tre Santi (o della fontana)

La Chiesa dei tre Santi (o della fontana) di Lentini
ph. di Antreus (etnaportal.it)

In Via Roma sorge la Chiesa dei tre Santi, ricostruita nel 1808 su un pozzo nel quale, secondo la leggenda, fu gettata la lingua del martire Sant'Alfio. In occasione della festa di Sant'Alfio lo stesso pozzo viene aperto e l'acqua contenuta, miracolosamente si innalza fino a straripare.

Molto particolare è anche la Chiesa Rupestre del Crocefisso, probabilmente risalente al XII secolo, la cui grotta risulta composta da almeno due ambienti quadrati simmetrici, comunicanti attraverso un varco. Sul lato nord di uno di essi si possono ammirare una Deposizione ed una Crocifissione, che hanno dato il nome alla grotta.

Altre Chiese sono quella dell'Immacolata del XVIII sec., di Cristo Re in stile moderno, di Santa Lucia del XVIII sec., di San Giovanni che anticamente era annessa ad un ospedale, del Carminedi San Giuseppedi Santa Mariula (o S. Maria degli Archi) e di Sant'Antonio.

TappaIl parco archeologico di Leontinoi

Il Parco archeologico di Leontinoi

Diviso amministrativamente tra i comuni di Lentini e Carlentini, il parco è adagiato sui colli Metapiccola e San Mauro e comprende le tracce del villaggio preistorico di Metapiccola e le rovine di età calcidese e greco-siracusane. Sono conservati in buono stato i tratti di cinta muraria intorno al colle San Mauro, edificati dal VII al III sec. a.C., della lunghezza di circa 300 metri e dello spessore di circa 20, che si aprono a sud nella porta Siracusana, citata pure dallo storico Polibio.

Da qui era possibile raggiungere la necropoli ellenistica fuori dalle mura. Dagli scavi archeologici è emerso che l'intera valle San Mauro presenta oggi circa 600 sepolcreti, completi di un abbondantissimo corredo funebre: vasi, monete, lacrimatoi e armi datate intorno all'VIII sec. a.C. A sud-ovest di Lentini, sul colle Ciricò, si trova  un'altra necropoli con tombe a forno risalente al '700. a.C.

Nelle vicinanze di Lentini ci sono i resti del villaggio preistorico di Valsavoia, raggiungibile facilmente in auto. Qui è possibile vedere le tracce dei muri (1800-1400 a.C.) che racchiudono capanne circolari del periodo castellucciano. Di grande interesse è la necropoli con tombe a grotte artificiali. Sulla strada che collega Lentini a Scordia, superato il passaggio a livello della stazione Leone, si trova il villaggio preistorico Castellana, un ricco insediamento di età neolitica del periodo che va dal VI al III millennio a.C.

La regione, per dare una adeguata sistemazione a tutto il materiale archeologico proveniente da questi siti ha allestito a Lentini un magnifico 'Museo Archeologico', meta di studiosi e appassionati di ogni parte del mondo.

TappaLago del Biviere

Il lago del Biviere di Lentini

Gli amanti della natura possono fare una passeggiata all'aria aperta in riva al lago del Biviere che si trova poco distante dall'abitato. Il bacino, che occupa una depressione naturale tra la piana di Catania e le falde settentrionali dei monti Iblei, è stato interamente prosciugato per poi essere ricostruito nel vecchio sito e oggi ospita una notevole varietà di pesci e di uccelli.

Sulle sponde orientali del lago si trova inoltre, la casa del Biviere con il suo meraviglioso giardino mediterraneo, nato per volontà dei Principi Scipione e Maria Carla Borghese nel 1967 che ospita tantissime piante, alcune anche rare.

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