Sulla magica Riviera dei Ciclopi sorge Aci Trezza, antico borgo marinaro che si specchia sulle acque cristalline del mare. Il nome Riviera dei Ciclopi si rifà ad un episodio cantato dal mitico Omero nell'Odissea in cui Ulisse, per sfuggire al terribile Ciclope Polifemo che lo aveva catturato insieme ai suoi compagni, acceca il gigante nel suo unico occhio con un dardo infuocato. L'eroe poi fugge con i suoi compagni, aggrappato al ventre di una pecora del ciclope. Polifemo, travolto dal dolore e dalla rabbia scaglia contro la nave di Ulisse in fuga tre massi, che tutt'ora si trovano di fronte ad Aci Trezza a testimoniare l'episodio e che prendono il nome di Faraglioni. In realtà si tratta di masse laviche nere e appuntite che emergono dalle acque. L'Isola Lachea, il più grande di questi scogli, è oggi sede di una stazione biologica dell'Università di Catania e riserva naturale. Il porticciolo di Aci Trezza, invaso dal sole e punteggiato di barche variopinte tirate in secca, sembra ancora popolato dai personaggi de 'I Malavoglia'. Qui infatti, lo scrittore catanese Giovanni Verga si ispirò per scrivere il suo capolavoro, che narra le vicende sfortunate di una famiglia di pescatori che lottano contro il destino avverso per risollevare le loro sorti. Sempre ad Aci Trezza il regista Luchino Visconti decise di girare 'La terra trema' (1948), rispettando l'ambientazione del romanzo verghiano da cui il film è stato liberamente tratto.
Le tappe del nostro itinerario