Sulla costa sud occidentale della Sicilia, tra le foci del fiume Platani e Belice, sorge Sciacca, grosso comune noto per le sue acque termali sulfuree che sgorgano dal vicino Monte San Calogero e che ogni anno attraggono migliaia di turisti. Fanghi, bagni, inalazioni, docce o vapori sono consigliati ormai da numerosi medici per la cura di diversi disturbi e insieme alla mitezza del clima e al paesaggio incantevole fanno delle Terme di Sciacca il luogo ideale per ritrovare il benessere del corpo e della mente. La cittadina sorge proprio sul Canale di Sicilia, di fronte all'isola di Pantelleria e a Tunisi, e vicino ai grandi Parchi archeologici di Selinunte, Segesta, Eraclea Minoa ed Agrigento. E' proprio grazie alla vicinanza con questi siti che qui, intorno al VIII-VI millennio a.C. iniziò a svilupparsi la lavorazione artigianale della ceramica, che ha raggiunto, nell'arte della maiolica, fra il XVI ed il XVIII secolo, livelli di assoluta eminenza. Questa tradizione artigianale sopravvive ancora oggi in diverse botteghe che producono vasellame da tavola, statuette, ceramiche d'arredamento, pavimenti e altro.
Sciacca è una città di mare, ricca di monumenti e chiese che vale la pena di visitare in estate, magari dopo aver fatto un bel bagno nel mare azzurro e preso il sole sulle belle spiagge di sabbia sottile e chiara, ma anche nel periodo invernale quando viene organizzato lo spettacolare Carnevale più famoso di Sicilia. Sciacca ha origini antichissime che risalgono con ogni probabilità al tempo dei Sicani o dei Fenici. I Saccensi, come vengono chiamati gli abitanti di Sciacca, ritengono che l'antica cittadella sia ubicata nella valle tra il Monte Nadore e il Monte San Calogero, a circa 6 km dall'attuale centro abitato. Diversi reperti fossili di scheletri umani o resti di massi intagliati, che probabilmente servivano per dormire o sedersi, sono le testimonianze che, nel territorio, sin da tempi remoti ci sono stati insediamenti umani. Queste importanti testimonianze si sono ritrovate nella Grotta Stufa, sulla vetta del Monte San Calogero, da dove, come già detto sgorgano le acque termali. La consapevolezza nelle popolazioni locali che le acque sulfuree fossero salutari sembra risalire a a questo periodo e se ne trovano tracce persino nella mitologia greca, che parla di grotte vaporose e di stufe sul Monte Kronio (attuale Monte San Calogero) scavate da Dedalo. Notizie più certe si hanno a proposito dell'Eremo medioevale di San Calogero utilizzato sia per scopo religioso che per curare gli infermi con le stufe. Oggi un nuovo stabilimento termale dispone di numerosi e moderni reparti specializzati per ogni tipo di cure, con una grande piscina aperta al pubblico e alimentata con acqua sulfurea mentre un altro complesso di piscine si trova in località Molinelli.
Le tappe del nostro itinerario