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''A+'' per la Sicilia

L'agenzia internazionale di rating Standard & Poor's conferma i giudizi positivi sulla condizione finanziaria della Regione

24 novembre 2009

L'agenzia internazionale di rating Standard & Poor's ha confermato il giudizio "A+" del credito a lungo termine della Regione siciliana. L'outlook è stabile.
A motivare il giudizio "la riforma in corso del settore sanitario regionale, insieme con il forte impegno del governo regionale per razionalizzare la spesa pubblica regionale".

"È il riconoscimento - dice l'assessore regionale al Bilancio, Roberto Di Mauro - degli sforzi che il governo ha compiuto per il riequilibrio dei conti e per il contenimento della spesa. Un chiaro giudizio sulla correttezza delle scelte di questo governo nella riorganizzazione del sistema sanitario e dell'apparato burocratico, che danno credibilità e affidabilità ai conti della Regione". Per Di Mauro "il giudizio di Standard and Poor's rimarca la necessità di continuare su questa strada e di proseguire il lavoro per la riduzione del deficit strutturale, per lo scioglimento degli enti e delle società controllate strategicamente non necessarie e per una forte vigilanza sulla spesa".

Il rating tiene conto anche dei fondi considerevoli che la Sicilia riceve da parte dell'Unione europea e dello Stato per finanziare le infrastrutture. "Questo è il primo tangibile risultato di risanamento che viene rilevato da un interlocutore qualificato e ufficiale - aggiunge il presidente della Regione, Raffaele Lombardo - È la verifica dell'efficacia delle scelte e dell'impegno del governo regionale".

Nel giudizio incidono il persistente, anche se ridotto, disavanzo sanitario, e un previsto aumento dell'indebitamento finanziario nel corso dei prossimi due anni. Secondo S&P, la forza dello statuto autonomo della Sicilia è un fattore chiave per il rating.
A differenza di altre regioni a statuto speciale, lo statuto della Sicilia prevede un cofinanziamento del 45% della spesa sanitaria, in aggiunta alle responsabilità a livello regionale per quasi tutte le imposte generate all'interno della regione. Questi fattori danno alla Sicilia una flessibilità fiscale che è nettamente più elevata rispetto ad altre regioni italiane. Il prestito trentennale per rimborsare i debiti verso i fornitori di assistenza sanitaria e per riscattare operazioni di cartolarizzazione, oltre all'aumento costante delle spese di gestione, hanno portato il margine operativo della Sicilia in negativo per il 2,3% nel 2008, a causa di un aumento costante. Nonostante ciò, secondo S&P l'onere del debito della Sicilia rimane moderato rispetto a regioni italiane e internazionali con lo stesso livello di rating. Sul versante del capitale, la Sicilia ha riportato il disavanzo al 14,2% dei ricavi totali, nel 2008.

Standard & Poor's riconosce il forte impegno della Regione per ridurre i costi amministrativi attraverso la riorganizzazione degli uffici regionali e la riduzione delle aziende regionali. Positivo il giudizio anche sulla liquidità della Regione. L'outlook stabile riflette la fiducia che la Sicilia continuerà a ridurre il deficit sanitario in conformità con il piano concordato con il governo italiano. Inoltre, la prospettive prende in considerazione il forte impegno del governo regionale per contenere la spesa, principalmente attraverso la riorganizzazione degli uffici amministrativi e le aziende. [La Siciliaweb.it]

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24 novembre 2009
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