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''A''

Il Palermo è in serie A! Dopo trentadue anni i rosanero ritornano nelle fila del campionato di primo livello

31 maggio 2004

Domenica mattina, Palermo si è svegliata in serie A grazie alla sua squadra di calcio.
I tifosi rosanero, dopo essersi stropicciati gli occhi, hanno faticato un po' a capire che non stavano vivendo dentro un sogno.
Per tutta la notte di sabato sono andati avanti i festeggiamenti: in piazza Politeama erano in trentamila, e tante altre migliaia di palermitani hanno affollato le borgate popolari, vestite in rosanero con migliaia di bandiere appese sui fili stesi per le strade.

"Immaginavo qualcosa di simile alla festa di ieri sera - dice l'allenatore del Palermo, Francesco Guidolin, commosso ed emozionato per l'accoglienza ricevuta allo stadio Barbera -. Ad un certo punto ho anche temuto l'eccessivo calore della gente; per questo, nei giorni che avevano preceduto la sfida contro la Triestina, avevo blindato la squadra, cercando di isolarla dal resto della città. Avevo vissuto tante esperienze prima di questa promozione, ma nessuna paragonabile a quella di Palermo".

I tifosi sono stati di parola. Hanno evitato di invadere il campo, al termine della sfida contro la Triestina, fornendo un esempio di civiltà con pochi precedenti in serie B. Poi hanno fatto esplodere tutto il loro entusiasmo per le strade, i vicoli e le piazze di Palermo. Viale Della Libertà, via Crispi, Borgo Vecchio (il quartiere popolare dove è nato e cresciuto Gaetano Vasari, uno dei beniamini della squadra di Guidolin), piazza Politeama, via Turati, via Ruggiero Settimo, il rione della Kalsa, sono stati invasi dai tifosi in festa che inneggiavano al miracolo di Maurizio Zamparini.

Una città stracolma di persone, macchine più o meno nuove, ma tutte scoperchiate e con almeno otto passeggeri a bordo, camion adibiti a palchi con tanto di orchestra "Rosanero Band". Un fiume umano ha reso suggestiva sabato la tiepida notte di Palermo, ballando, cantando e scandendo slogan liberatori. I caroselli sono proseguiti anche domenica, spostandosi nella località balneare di Mondello dove ben presto la spiaggia si è colorata di rosanero.

Diverse autovetture, procedendo a passo d'uomo per ore, sono state costrette alla sosta per il surriscaldamento del motore. E nonostante il frastuono proveniente dalle strade, nessuno ha protestato per le ore di sonno perse. Gli echi della sarabanda di Palermo sono arrivati nella comunità siciliana residente a New York che è stata ben presto contagiata dalla grande euforia per la promozione del team rosanero. Una rappresentanza di italo-americani ha già manifestato l'intenzione di raggiungere Palermo, per assistere alla partita contro il Bari di sabato 12 giugno.

I dirigenti, i tecnici ed i giocatori del Palermo hanno brindato e festeggiato fino a tarda notte in un ristorante di Mondello. La promozione in Serie A porterà nelle tasche di ogni giocatore una cifra vicina ai 125 mila euro; il premio verrà intascato, sia pure con percentuali diverse, anche dai giocatori ceduti nel corso della stagione.


Per il Messina festa rinviata
Il Messina ha perso 2-1 ad Ascoli e rimanda l'appuntamento con la promozione in serie A. Partita vera con la squadra di Ammazzalorso che ha onorato l'impegno, ma con l'undici di Mutti che ha la colpa di non aver cercato la vittoria con maggiore insistenza.
Diverse le assenze in un Ascoli che non ha nulla da chiedere alla classifica e che, in mancanza di Pià, si affida in attacco a Mastronunzio e Colacone. Nel Messina manca ancora Parisi nella squadra di Mutti che conferma la formazione schierata nelle ultime settimane compreso l'ex di turno, Sosa. A dirigere un fischietto d'eccezione, Pierluigi Collina.

Partenza a razzo e Ascoli in vantaggio già al 10': La Vista raccoglie un bell'assist di Mastronunzio e dai 12 metri scocca un sinistro che Storari intercetta, ma non trattiene e così la sfera di cuoio si insacca ed è 1-0 per i padroni di casa. Al quarto d'ora Di Napoli fallisce il pari mandando alto da buona posizione; è comunque il segnale che il Messina è pronto a reagire allo svantaggio, anche se è sempre il dinamismo ed il pressing alto dell'Ascoli il motivo conduttore della gara.
Match intenso, ma senza palle gol. Al 36' Micillo blocca a terra un calcio di punizione di Sullo, un minuto dopo è Antonelli a sfiorare il raddoppio con un tiro dai venti metri che sorvola la traversa. Il Messina raggiunge il pareggio al 42' con Sosa che di testa insacca dopo un calcio d'angolo. Sull'1-1 le squadre vanno al riposo.

Pochi minuti della ripresa e i due tecnici cambiano le punte: Zaniolo per Di Napoli nel Messina e Ascenzi per Mastronunzio nell'Ascoli, ma ora sono gli ospiti a fare la gara. E' però Storari il primo portiere ad essere impegnato da un colpo di testa di Ascenzi. Al 21' Sosa ha sui piedi il pallone della serie A, ma il suo tiro sull'uscita di Micillo si perde al lato.
L'argentino fallisce l'appuntamento col gol anche al 24' quando non arriva su un cross di Lavecchia. Entra Speranza nell'Ascoli. Al 34' il centrocampista si guadagna un calcio di punizione che batte personalmente insaccando alla sinistra di Storari: 2-1 per l'Ascoli e doccia fredda sul Messina. Mutti gioca il tutto per tutto e butta nella mischia Gentile e Guzman. Ma è Zaniolo al 40' a fallire la più clamorosa delle palle gol alzando sopra la traversa un pallone che, a mezzo metro dalla linea di porta, chiedeva solo di essere appoggiato in rete. Non succede più nulla; vince l'Ascoli e per il Messina la festa per la A è rinviata.

Fonte: La Sicilia

La classifica di serie B
La serie B, a due giornate dal termine, emette i primi verdetti per la promozione: salgono in serie A il Palermo, il Livorno e il Cagliari. L'Avellino, nella parte bassa della classifica, va a fare compagnia in C1 al già retrocesso Como. Messina, Atalanta (a quota 73 punti), Fiorentina (70) e, aritmeticamente in teoria anche il Piacenza (67), lotteranno per gli altri due posti nella massima serie e per il sesto che vale lo spareggio col Perugia che potrebbe portare a sei le promosse della stagione 2003-2004.
Largo e mai in dubbio il successo del Palermo sulla Triestina (3-1 con doppietta di Toni, gol di Emanuele Filippini e di Mantovani per gli alabardati). Ruotolo, Melara e Lucarelli firmano la vittoria in trasferta del Livorno a Piacenza (gol della bandiera di Beghetto per gli emiliani). Più sofferto, almeno nel primo tempo, il successo del Cagliari sulla Salernitana. I sardi chiudono addirittura in svantaggio la prima frazione per il gol di Nomvete, nella ripresa due reti di Suazo e una di Esposito rimetto le cose a posto e danno a Zola e compagni i tre punti che valgono la serie A.
Cade ma senza farsi troppo male il Messina ad Ascoli, i padroni di casa passano per 2-1 con i gol di La Vista e Speranza, Sosa realizza la rete degli ospiti. L'Atalanta batte 2-0 l'Avellino a Bergamo (di Montolivo e Gautieri i gol, uno per tempo) e condanna la squadra di Zeman alla retrocessione. La Fiorentina, ospite del Catania, acciuffa un punto preziosissimo pareggiando 1-1. Passano in vantaggio gli etnei con un gol di Berrettoni nel primo tempo, i viola devono aspettare la metà della ripresa, un rigore concesso da Messina e realizzato da Riganò per restare aggrappati alla speranza.

Palermo   79 
Livorno, Cagliari   77 
Messina, Atalanta   73 
Fiorentina   70 
Piacenza   67 
Ternana   65 
Triestina, Catania   63 
Torino   59 
Ascoli   58 
Treviso, Vicenza, Napoli   54 
Genoa   53 
Salernitana, Albinoleffe   52 
Venezia   48 
Bari, Verona   47 
Pescara   45 
Avellino   37 
Como   33 

Fonte: Gazzetta.it

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31 maggio 2004
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