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"Dovrei guadagnare tre volte tanto"

Raffaele Lombardo al primo posto tra i governatori d'Italia per indennità ricevuta. "Sono pronto a dimezzare o a rinunciare al mio stipendio"

21 dicembre 2011

"Sono pronto ad adeguare il mio stipendio a quello degli altri, se serve a dimezzarlo o rinunciarvi, tanto faccio questo lavoro perché mi piace". A dirlo è stato il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, commentando con i giornalisti una classifica che lo vede al primo posto tra i governatori d'Italia per l'indennità ricevuta.
Ma, ha aggiunto il governatore, "per il lavoro che faccio e le responsabilità che mi assumo se stessi qua per i soldi dovrei guadagnare il triplo. Siccome non lo faccio per questo non mi importa, fissino pure e determinino la cancellazione delle mie indennità, continuerò a lavorare con passione".

Il fatto è, stando alle fonti di le fonti di Yahoo Finanza e Repubblica, che i governatori delle regioni italiane guadagnano quanto i top manager. Ad andar male, infatti, il presidente di una giunta regionale intasca poco più di 7 mila euro al mese, netti s'intende, ma la cifra può anche andare oltre i 14 mila euro, secondo . E non c'è distinzione che tenga: a destra, a sinistra, al centro, al Sud come al Nord, si parla sempre e comunque di cifre decisamente consistenti.
Ecco, Raffaele Lombardo, governatore siciliano dall'aprile 2008 ed eletto con il Movimento per l'autonomia (Mpa) supera la soglia dei 15 euro mensili, tra retribuzione base (10.293,77 euro) e una indennità da 5.390 euro al mese.

Strapagato anche il governatore della Puglia, Nichi Vendola, di Sinistra ecologia libertà (Sel). È al secondo mandato (guida la regione dal 2005) e si propone da tempo come alternativa alla politica della casta e dei burocrati. Il suo stipendio totale può arrivare a 14.565,73 euro: poco meno di 5 mila euro di stipendio base mensile, più un rimborso forfettario che può andare da 7.744 a oltre 9.600 euro. Come minimo, dunque, ogni mese può incassare 12.715,65 euro.
A seguire troviamo Renata Polverini (Lazio), altra neoeletta del centrodestra (per la precisione, l'ex sindacalista dell'Ugl ha raccolto voti con la Lista Polverini Presidente). La governatrice può contare su uno degli stipendi base più alti d'Italia (secondo solo a quello di Lombardo), pari a 8.250 euro netti. E a fine mese può riscuotere complessivamente 11.753,11 euro (il rimborso fortettario minimo coincide con quello massimo, pari a 3.503,11 euro).
Roberto Formigoni, che guida la ricca Lombardia da più di tre lustri (è stato eletto nel 1995), può contare su 11.739,74 euro mensili, ripartiti tra un importo base netto di quasi 6 mila euro e un forfait che in ogni caso è pari ad altri 5.800 euro circa.
Renzo Tondo (Pdl, presidente del Friuli-Venezia Giulia dal 2008), può vantare uno stipendio base di 7.327,88 euro, ma rimborsi forfettari che variano dai 735 ai 4 mila euro mensili.

Sfonda il tetto degli 11 mila euro anche Stefano Caldoro (Pdl), governatore della Campania da poco più di un anno e mezzo. Per la precisione, la busta paga di Caldoro è composta da 5.247,11 euro come cifra base e da altri 6.085,89 euro come rimborso fortettizzato, per un ammontare complessivo di 11.333 euro tondi tondi.
Gli ultimi due capi di regione a non scendere sotto gli 11 mila euro netti sono Angelo Michele Iorio (Molise) e Giuseppe Scopelliti (Calabria). Tutti e due sostenuti dal centrodestra (Iorio nel 2001, Scopelliti l'anno scorso), incassano rispettivamente 11.124,9 e 11.109,77 euro mensili netti. Anche nel loro caso, l'importo minimo e quello massimo di rimborsi forfettari, quelli non soggetti a Irpef, coincidono (4.558 euro Iorio, 5.788 euro Scopelliti).
Claudio Burlando (Pd), governatore della Liguria dal 2005 si aggira intorno ai 10.841,25 euro, ma la cifra di partenza, ipotizzando il rimborso minimo, è di "soli" 9.085,7 euro.

Anche in Valle d'Aosta le cifre sono molto simili. Qui dal luglio del 2008 il governatore è Augusto Rollandin (Union Valdôtaine). Il valore massimo a cui può ambire Rollandin è di 10.667,27 euro, mentre quello minimo è di poco superiore ai 10 mila euro. Lo stipendio base, escludendo qualunque rimborso, è di 7.357,69 euro.
Un discorso a parte, invece, merita il Trentino Alto Adige, formato dalle due province autonome di Trento e Bolzano. A capo della regione, a rotazione ogni due anni e mezzo, sono gli stessi presidenti delle province. Quella di Bolzano è guidata da moltissimo tempo da Luis Durnwalder (Südtiroler Volkspartei), che ha iniziato la sua esperienza nel lontano 1989 ed è ormai al suo quinto mandato consecutivo. Per la guida della provincia può contare su uno stipendio mensile netto di 4.344 euro. Poco meno, per la precisione 4.252,38 euro, spetta al suo vicino, il presidente della provincia di Trento, Lorenzo Dallai (Unione per il Trentino, centrosinistra), insediatosi nel 1998 e attualmente al terzo mandato. Al titolare della presidenza regionale in carica, però, spettano ben altre cifre: lo stipendio base è di 6.566,08 euro, mentre il rimborso forfettario va da zero a 3.497,05 euro. In tutto, quindi, il governatore potrebbe incassare anche più di 10 mila euro.

Resta sotto quota 10 mila euro il leghista Luca Zaia, che dopo aver guidato il ministero dell'Agricoltura è arrivato al vertice del Veneto lo scorso aprile. A Zaia spettano 9.891,93 euro, di cui 5.500 circa come stipendio base o quasi 4.400 come rimborso. Un po' più navigato, invece, è Vito De Filippo, del Pd, al suo secondo mandato come governatore della Basilicata, posto che ricopre dal maggio 2005: 9.221,07 euro la cifra massima che può essere incassata mensilmente dal governatore, 8.747 euro quella minima.
Tra gli 8 e i 9 mila euro massimi troviamo i governatori di Marche e Abruzzo. Gian Mario Spacca (Unione per le Marche, centrosinistra), capo della giunta dal 2005, oscilla tra 7.787 e 8.661 euro compresi i rimborsi a forfait. Giovanni Chiodi del Pdl, alla guida dell'Abruzzo dal gennaio 2009, dopo le travagliate vicende giudiziarie del suo predecessore, Ottaviano Del Turco, può contare su 8.450 euro.
Vasco Errani (Pd, Emilia-Romagna), è al suo terzo mandato, iniziato nel 2000. Il governatore incassa 7.768,16 euro al mese, cifra composta da uno stipendio base di quasi 5.500 euro e da una quota fissa di rimborsi forfettari di poco inferiore ai 2.300 euro.
Enrico Rossi (Pd), eletto il 28-29 marzo 2010 alla presidenza della Toscana, resta sotto gli 8mila euro mensili. Nel dettaglio, il governatore può riscuotere tra i 7.604 e i 7.756,19 euro mensili tra importo netto base e rimborsi spese non soggetti a Irpef (esclusi sempre quelli "a piè di lista").
In Umbria Catiuscia Marini (Pd), anche lei eletta nel 2010. La governatrice umbra si deve "accontentare" di 7.603,52 euro al mese (3.718 euro circa di stipendio base netto e 3.885 euro di rimborsi spese a forfait).

Discorso a parte per Roberto Cota (Piemonte) e Ugo Cappellacci (Sardegna): entrambi hanno chiesto di sospendere la loro indennità di carica, ma prima entrambi superavano abbondantemente la soglia dei 13 mila euro al mese.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, SiciliaInformazioni.com, Lasiciliaweb.it]

 

 

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21 dicembre 2011
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