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''Ghetto School''

Famiglia Cristiana di nuovo all'attacco: ''Le classi ponte dei leghisti sono classi ghetto''

22 ottobre 2008

Il governo capitanato da Silvio Berlusconi non piace a Famiglia Cristiana, il settimanale cattolico per antonomasia. Senza mai crearsi problemi e dimostrandosi un giornale libero, coerente con se stesso e che non ha voglia di chinare il capo davanti nessuno, ogni qual volta ha avuto da criticare le azioni del Governo Berlusconi lo ha fatto e in maniera dura e diretta.
Anche questa settimana il settimanale cattolico, sconcertato dalla mozione presentata alla Camera dalla Lega sulle "classi ponte" per i bambini immigrati, è ritornato all'attacco.

"Si dice 'classi ponte', ma si legge 'classi ghetto'"
. Così scrive Famiglia Cristiana nell'editoriale pubblicato sul numero in edicola questa settimana. "La Lega - sottolinea il settimanale cattolico - cavalca l'onda e va all'arrembaggio dell'immigrato. La 'fantasia padana' non ha più limiti, né pudore. Prima le impronte ai rom, poi il permesso a punti e i 200 euro per il rinnovo, poi l'impedimento dei ricongiungimenti familiari, e ora una mozione, avanzata a sera tardi in Parlamento, per le classi differenziali, col pretesto di insegnare l'italiano agli stranieri. Il problema dell'inserimento degli stranieri a scuola è reale, ma le risposte sono 'criptorazziste', non di integrazione". "Chi pensa a uno 'sviluppo separato' in Italia, sappia - prosegue il giornale dei Paolini - che quel concetto in altra lingua si chiama 'apartheid', andata in scena in Sudafrica per molti anni: autobus, cinema e scuole separati. La questione dell'italiano è solo una scusa. Tutti sanno che le cosiddette 'classi di inserimento' non sono efficaci. I risultati migliori si ottengono con classi ordinarie e con ore settimanali di insegnamento della lingua. In Italia questo, in parte, avviene. Lo prevedono le 'Linee guida' (2006) dell'allora ministro Moratti per l'accoglienza degli alunni immigrati, approvate anche dalla Lega. C'è un progetto che prevede un finanziamento di 5 milioni di euro per insegnare tre diversi livelli di lingua italiana. Il Governo potrebbe rispolverarlo e far cadere (per amor di patria) la prima 'mozione razziale' approvata dal Parlamento italiano. Oppure - aggiunge ancora il settimanale - guardare a esperienze come a Firenze dove un pulmino passa a prendere i bambini stranieri a scuola, li porta ai corsi d'italiano e poi li riporta in classe".

"La mozione, poi, va letta fino in fondo. Prevede - ricorda ancora Famiglia Cristiana - che i bambini immigrati, oltre alla lingua italiana, debbano apprendere il 'rispetto di tradizioni territoriali e regionali', della 'diversità morale e della cultura religiosa del Paese accogliente', il 'sostegno alla vita democratica' e la 'comprensione dei diritti e dei doveri'. Qualcuno sa dire come spiegarlo a un bambino di 5-6 anni, che deve ancora apprendere l'italiano? Se l'integrazione è un bene (tutti la vogliono), dev'essere interattiva. E allora, perché non insegniamo agli alunni italiani il rispetto delle 'tradizioni territoriali e regionali' degli immigrati?".
"Si dice 'classi ponte', ma si legge 'classi ghetto'. Negli anni Sessanta, quando bambini napoletani, calabresi o siciliani andavano a scuola a Novara, nessuno s'è sognato di metterli in una 'classe differenziale' perché imparassero italiano, usi e tradizioni del Nord, né di far loro dei test d'ingresso. Perché ora - conclude Famiglia Cristiana- ci pensa il novarese Cota?".

Nell'editoriale il settimanale cattolico cita inoltre la dura presa di posizione del leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini che ha parlato di proposta vergognosa: "Di questo passo, andrà a finire che ai bambini delle classi separate cuciranno sul vestito la lettera 'I' come Immigrato". Oppure, il Secolo d'Italia, quotidiano di An, che nel tentativo di frenare la Lega, ha scritto: "Scordatevi l'apartheid".
Insomma Famiglia Cristiana ha bocciato senza mezzi termini e senza remissione la "fantasiosa idea padana", citando anche nell'occhiello dell'editoriale anche Alessandra Mussolini, presidente della commissione per l'Infanzia, che l'ha definita "un provvedimento di stampo razzista". Il settimanale con fermezza ha ricordato che la mozione leghista approvata alla Camera "fa scivolare pericolosamente la scuola verso la segregazione e la discriminazione" e ciò non si può assolutamente permettere. [Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, AGI, Corriere.it]

- Si dice "classi ponte", leggasi "classi ghetto" l'editoriale di Famiglia Cristiana
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- E' un'indecente proposta razzista (Guidasicilia.it, 01/07/08)
- Famiglia cristiana e... incazzata (Guidasicilia.it, 16/08/08)
- Famiglia Cristiana attacca di nuovo il governo (Guidasicilia.it, 05/09/08)
- "Prendete le impronte agli ultrà, non ai rom" (Guidasicilia.it, 11/09/08)

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22 ottobre 2008
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