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''L'Etna come Avalon''. Il riposo di Re Artù alle pendici del vulcano siciliano

I Miti di tutti i tempi e di tutte le terre s’incontrano nella quanto mai mitica cornice dell'Etna

04 marzo 2004
Un percorso che si dipana attraverso tre fili conduttori: Il sacro, il mitologico e il romanzo medievale su Re Artù. Sono le tematiche scelte dal maestro Dino Cunsolo, per raccontare ''La Scultura e il Mito, l' Etna come Avalon'' che fanno parte della mostra che si è inaugurata alla fine di feabbraio alle Ciminiere di Catania, il secondo degli appuntamenti in cartellone per ''Essere Voce'', la rassegna culturale di Etnafest 2004, organizzata dalla Provincia e dall' Apt di Catania e curata dal poeta Angelo Scandurra.

''Le tre tematiche - spiega Scandurra - sono legate da un comune denominatore: il credo e il mito, elementi che sono sempre presenti in noi. La narrazione delle loro storie non richiede dimostrazioni razionali, e l'accostamento, certo non in senso stretto, del pensiero religioso al mito è dovuto alle loro contaminazioni e ai loro sconfinamenti''.
In un allestimento di grande effetto, nella Galleria di Arte Moderna delle Ciminiere, su due piani, si snodano circa sessanta opere di Dino Cunsolo, sculture, studi, bozzetti preparatori del Maestro di Biancavilla.
''L' itinerario - sottolinea il poeta Scandurra - è quello che porta ad una qualità totale delle opere, sia dal punto di vista concettuale sia realizzativo, nel segno di una invenzione alta, di una dedalica fantasia del sogno''.
Le opere di Dino Cunsolo incarnano l'atmosfera e l'anima del luogo dove ogni evento nasce, vive e si perpetua, le falde dell'Etna. Quindi, luogo emblematico e magico, dove si sono intrecciate gesta e leggende che hanno visto come protagonisti dei, titani, eroi, semidei, ninfe e mostri. Così diventa possibile incontrare persino Re Artù, che pare abbia scelto il suggestivo paesaggio dell'Etna per guarire dalle ferite riportate nella battaglia contro Mordred.

La mostra di Cunsolo diventà così un ennesimo modo per avvicinare alla cultura della nostra terra, denominatore comune di tutti gli eventi inseriti nel cartellone di Etnafest con il quale si vuole offrire una marcia in più agli operatori del settore per incrementare i flussi turistici verso la provincia catanese.
La mostra, che è stata curata personalmete dall’artista, rimarrà aperta, con ingresso gratuito, fino al 28 marzo.

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04 marzo 2004
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