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"L'impianto complessivo della manovra ter regge"

Il governatore Crocetta loda il lavoro del Commissario di Stato che ha impugnato 21 articoli della Finanziaria

11 agosto 2014

Come già detto, il commissario dello Stato per la Regione siciliana, Carmelo Aronica, ha impugnato dinanzi alla Corte costituzionale gli articoli 6, 8, 17, 22, 23, 47, 48, 49, 50, 51, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 68, 69, 73, 74 e 75 della manovra ter. Bocciati sopratuttto i contributi a pioggia: a partire da quelli per le facoltà teologiche di Palermo, Messina e Catania e per il Banco alimentare. Bloccati anche i fondi per gli ex dipendenti della Pirelli di Siracusa, e i 10 mila euro per le associazioni che si occupano di persone scomparse

Secondo il governatore Rosario Crocetta, la bocciatura del prefetto Aronica non ha intaccato l'impianto della manovra. Anzi, Aronica "ha fatto un buon lavoro. Ha avuto il compito di regolare una eccessiva creatività che a volte si è manifestata a sala d'Ercole durante l'esame del disegno di legge. Regge l'impianto complessivo della manovra economica. Viene certificata la veridicità delle nostre uscite e la correttezza della spesa. E quindi l'equilibrio del nostro bilancio in una finanziaria che ha destinato 400 milioni di euro agli accantonamenti per i residui e quindi alla cancellazione di parte del debito".
Crocetta ha sottolineato che "vengono assicurati gli stipendi a tutti i lavoratori degli enti regionali e per i precari per tutto l'anno, destinato un fondo congruo per le iniziative sociali e culturali, introdotta l'integrazione socio sanitaria e il contributo per l'inserimento lavorativo per i disoccupati più poveri".

Il presidente della Regione ha chiarito inoltre che "il commissario dello Stato riconosce valida la norma che preleva un contributo di solidarietà dalla pensioni superori a 50 mila euro ma riserva la destinazione di tale somme all'implementazione del fondo e non al bilancio della Regione. Questa norma è alla base di una legge che taglierà le pensioni d'oro. Piena condivisione per le altre impugnative che ad esempio tendevano a legittimare pensioni non in linea come quelle dell'Irsap e Eas. Dispiace per i fondi al banco alimentare a alla facoltà di teologia. Ma vareremo a tal proposito una legge specifica".

Ed è così che, questa mattina, in pieno agosto, l'Assemblea regionale siciliana è tornata a riunirsi per votare l'ordine del giorno che impegna il governo a pubblicare la manovra ter senza le parti impugnate del commissario dello Stato.
Una posizione condivisa dal presidente della commissione Bilancio dell'Ars, il centrista Nino Dina, e da Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia, secondo il quale "il cuore pulsante della manovra finanziaria non è stato intaccato minimamente dal giudizio di costituzionalità del commissario Aronica".
Duro, invece, il giudizio dei coordinatori regionali di Ncd, Francesco Cascio e Giuseppe Castiglione, per i quali ''Crocetta e la sua Giunta sono ormai da tempo allo sbando e navigano totalmente a vista. La superficialità, l'approssimazione e l'incapacità sono l'unica cosa che caratterizza il governatore e ciascuno dei suoi assessori. Dalle finanze, alla formazione, alla sanità, ogni giorno si registra uno schiaffo ai siciliani e un nuovo danno a settori nevralgici della Sicilia".

"L'impugnativa del commissario dello Stato di ben 21 articoli della finanziaria rappresenta l'ennesimo fallimento di Crocetta - hanno aggiunto - e svela la totale incapacità di programmare le risorse e il rilancio dell'occupazione e dello sviluppo, peraltro, in una situazione di gravissima crisi economica, con il bilancio prossimo al default che non consentirà di provvedere nei prossimi mesi al pagamento degli stipendi". "I giochi di prestigio dell'assessore alla Salute Borsellino - hanno osservato ancora -, prima sulle nomine dei manager e poi sul piano ospedali, sono nefasti per gli operatori del settore e per la salute dei cittadini. La bocciatura del piano ospedali azzera le speranze di stabilizzazione di circa 1500 medici e dimostra la totale incompetenza nella gestione della rete ospedaliera, che vede, peraltro, una serie di tagli organizzati in modo del tutto incoerente senza tenere in alcuna considerazione le peculiarità dei territori".

Per il Movimento 5 stelle all'Ars, che avevano bocciato la manovra ter fin da subito, "le uniche cose che ha rivoluzionato Crocetta sono il calendario dell’Ars e la vita di Aronica. In Aula si parla da un anno solo di finanziaria, mentre  il commissario dello Stato è condannato a perpetui straordinari. Per il resto solo vuoti proclami e una totale assenza di programmazione che fa accapponare la pelle. Camminiamo in un vicolo cieco, in salita e con le scarpe rotte: in questo modo non si va da nessuna parte. Il presidente dice che la parte importante, relativa alle coperture finanziarie è salva? Non scherziamo, la bocciatura di 21 articoli è comunque gravissima, è un segnale di totale incompetenza che non può non arrivare alla gente. Crocetta ormai è stato bocciato da tutti: dai siciliani (che manifestano ogni giorno sotto il suo palazzo) dalle moltitudini di giovani del click day, dal commissario dello Stato e perfino dalla sua maggioranza".

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, Francesco Cappello, ha infine commentato: "Questo è la prova di come di fatto la Sicilia sia già commissariata e che in Aronica trovi un argine alla guerra tra bande, pseudo maggioranza e governatore, che in aula si sono contese le ultime briciole di ciò che rimane, il tutto a scapito dei siciliani".
Tra le norme impugnate, il Movimento 5 Stelle punta a riesumarne una al più presto: "Il taglio alle pensioni d’oro, a quanto pare, è stato impugnato per un fatto tecnico. Si può e si deve rimediare".

- Il Commissario di Stato, la Manovra Ter e le patologie del cavo orale... (Guidasicilia.it, 09/08/14)

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11 agosto 2014
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