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''La Battaglia di San Silvestro''. Di seguito il bollettino degli incidenti, quest'anno diminuiti

Come volevasi dimostrare… Nel 2004 qualche occhio cieco in più e qualche mano in meno

02 gennaio 2004
Una panoramica sugli incidenti del capodanno in Italia che, seppur diminuiti di numero, non sono mancati.

In Sicilia
Catania. Un uomo in fin di vita e altri sette feriti, tra i quali un bambino che ha perso un dito, per i botti di fine anno a Catania. Il più grave è un 47enni, di Nicolosi, ricoverato in rianimazione all'ospedale Cannizzaro: un petardo che stava maneggiando gli è esploso a pochi centimetri dal volto e alcune schegge sono penetrate, attraverso un occhio, nella scatola cranica. Nello stesso ospedale sono in prognosi riservata un bambino di 8 anni, che ha subito l'amputazione di una falange, e due giovani di Linguaglossa (CT), ai quali pure è stato necessario amputare dita lacerate dalle esplosioni. Sempre al Cannizzaro, ma con lesioni solo superficiali, è ricoverato un ventiseienne di Acireale. All'ospedale Garibaldi sono in cura, invece, un uomo di 39 anni che ha riportato una frattuta alla mano sinistra, un giovane di 23 anni, e una ragazza di 13 anni, ustionata da un mortaretto che aveva raccolto per strada e che è deflagrato tra le sue mani.
Agrigento. Un operaio quarantenne di Aragona ha perso al mano destra per lo scoppio di un petardo. Nello stesso ospedale catanese sono continuate a giungere nella mattinata di giorno 1 diverse persone che hanno chiesto medicazioni per leggere lesioni. Tra questi, anche un automobilista, la cui auto è stata investita dallo scoppio di un grosso petardo mentre transitava.
Se ne andava in giro con l'auto piena di giochi pirotecnici ad Aragona quando è stato fermato da uomini della guardia di finanza. L'uomo, un operaio di Racalmuto di cui non sono state rese note le generalità, è stato denunciato. Sull'auto gli agenti hanno trovato oltre 13.500 giochi pirotecnici, ritenuti assai pericolosi, che saranno ora distrutti. Il materiale sequestrato era in prevalenza costituito da pezzi conosciuti come "razzi cruise", "magnum libero banc", "hail", "show fall", "flower pagoda".
Palermo. Sono complessivamente 19 le persone rimaste ferite nella notte mentre accendevano i tradizionali botti. Tra loro vi sono 9 minorenni.Un ragazzo di 18 anni la notte scorsa ha perso le dita della mano sinistra mentre stava accendendo un petardo. Il giovane è stato ricoverato nell'ospedale di Villa Sofia.
Enna. Ad Agira un trentenne, Salvatore Giacone, ha perso le falangi di tre dita della mano destra. A Leonforte un bambino di 9 anni, I. E. si trova ricoverato all' ospedale Umberto I di Enna per ustioni di primo e secondo grado sull' occhio destro.

Napoli. Sono 60, due in meno rispetto all'anno scorso, i feriti per i botti nella notte di Capodanno a Napoli e in provincia. È il bilancio redatto dalla Questura partenopea sulla base del monitoraggio compiuto negli ospedali del territorio. Per tutti i ricoverati la prognosi non supera i 40 giorni. Tredici dei feriti sono minorenni. Il più grave è un bambino di 4 anni che ha riportato ustioni alla regione lombare destra. Perderà un occhio un 36enne del quartiere Fuorigrotta: stava festeggiando Capodanno a casa di parenti quando è stato colpito da un grosso petardo. Sfacelo della mano sinistra la diagnosi per un uomo di 34 anni. Un petardo di grosse dimensioni, probabilmente la famigerata bomba kamikaze, ha mandato in frantumi i vetri di ben sei appartamenti in via Domenico Morelli. Un anziano è stato ricoverato in ospedale per lo choc che ha riportato. Nel quartiere di Scampia, qualcuno ha invece festeggiato a colpi d'arma da fuoco: un proiettile è stato trovato conficcato in una saracinesca dal titolare di un negozio. L'auto di un ventinovenne è stata completamente distrutta dalle fiamme provocate da un petardo nella zona del quartiere Vicaria. La polizia sta esaminando i singoli episodi per verificare l'eventuale denuncia delle persone ferite per i botti, in particolare nei confronti dei genitori dei minorenni coinvolti. Ed è stata una notte di superlavoro, quella di San Silvestro, per i vigili del fuoco a Napoli. Oltre cento richieste di intervento sono pervenute ai centralini dei pompieri, in particolare tra la mezzanotte e le 2,30.
I vigili del fuoco sono intervenuti per far fronte a varie emergenze: diverse auto incendiate, cassonetti dell'immondizia bruciati, caldaie e bombole del gas da mettere in sicurezza, piante ornamentali a fuoco su balconi di diversi quartieri della città.

Genova. Esplode una cassa di petardi in casa e un uomo, assieme ai suoi due bambini, finisce in ospedale. L' uomo, che ha 41 anni, è in prognosi riservata con la gamba destra amputata sotto il ginocchio e due dita della mano destra spappolate, mentre uno dei due bambini è rimasto ferito da alcune schegge e ne avrà per 20 giorni. L'altro figlio piccolo è sotto choc. È successo la notte scorsa, a Rivarolo (Genova), poco dopo la mezzanotte. Secondo quanto appreso, l'esplosione, che ha causato anche il crollo di un muro interno dell'appartamento, dovrebbe esser stata provocata dall'incendio di una cassa di fuochi pirotecnici che l'uomo conservava in casa. L'esplosione ha tranciato il polpaccio destro dell'adulto e le schegge hanno ferito i due bambini.

Bari. Sono 14 le persone rimaste ferite la notte scorsa a Bari e in provincia durante i festeggiamenti di fine anno. Nessuno è in pericolo di vita. L' episodio più grave è avvenuto nella zona industriale di Bari. Poco prima della mezzanotte un proiettile vagante sparato da persone non ancora identificate - secondo quanto ha raccontato la vittima - ha ferito alla coscia sinistra una ragazza di 20 anni che era ferma in strada con alcuni amici. 

Roma. Sono due uomini di 40 e 25 anni, entrambi residenti nella zona dei castelli romani e tutti e due ricoverati per la perdita della mano destra, i feriti più gravi causati a Roma e provincia dallo scoppio dei botti nella notte di capodanno, che fa registrare nella zona della Capitale un bilancio più positivo dell'anno passato. Secondo i primi dati, le persone che si sono fatte medicare in ospedale per ferite legate a petardi, fuochi d'artificio e bengala sono state 29, di cui 23 a Roma e 6 in provincia, contro le 33 del capodanno scorso.

Torino. Sono quindici a Torino e in provincia le persone che quest'anno sono rimaste ferite durante i fuochi della notte di San Silvestro. L' episodio più grave si è verificato nei pressi di Cuorgnè, nel Canavese, dove una ragazza si è ustionata una mano dopo esplosione di un petardo che aveva raccolto da terra credendo fosse innocuo. Negli altri casi si tratta di lesioni lievi.

Reggio Calabria. Sono cinquanta le persone rimaste ferite la notte scorsa in Calabria a causa dell'esplosione di fuochi pirotecnici durante i festeggiamenti di fine anno.
L'episodio più grave è avvenuto ad Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, dove un minore di 14 anni ha riportato l'amputazione di un dito della mano sinistra ed alcune ustioni sul corpo. Il numero maggiore di feriti si è verificato nella provincia di Reggio Calabria dove sono state 27 le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari.

Venezia. Sono una trentina, quest'anno, i feriti da petardi nel Veneto, tutti lievi, con prognosi inferiore ai venti giorni, ad eccezione di un ragazzo trevigiano che ha riportato gravissime lesioni alla mano sinistra. In alcune realtà, come il veronese, l'azione di contrasto alla vendita illegale di botti e di sensibilizzazione al pericolo ha ridotto sensibilmente il numero dei feriti. È il caso di Verona, dove, tra città e provincia, i feriti sono quattro, contro i 12 dello scorso capodanno, mentre il primo gennaio del 2000 i feriti erano stati complessivamente 27. Le forze dell'ordine veronesi ieri hanno sequestrato complessivamente 700 chilogrammi di botti.
Nell'ultimo periodo le forze dell'ordine in provincia di Venezia hanno sequestra complessivamente 200 kg di petardi. Sono 6 invece nel padovano le persone rimaste ferite, qui l'attività di contrasto alla vendita illegale è proseguita anche ieri in diversi comuni della provincia con il sequestro complessivo di 968 articoli pirotecnici.

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02 gennaio 2004
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