100 milioni di euro!

Sarà oggi che il Bel Paese potrà annoverare fra i suoi abitanti un nuovo multimilionario? Oppure saranno in cento che con un maxisistema, "spunterà" i 6 numeri del Superenalatto arrivato ad un montepremi da 100 milioni di euro?
La corsa al jackpot più alto del mondo, dura ormai dallo scorso 26 aprile, quando in provincia di Torino sbucò un "6" da 40 milioni di euro. Mai, la vincita di prima categoria del gioco Sisal, s'era fatta attendere così tanto. La febbre vera e propria, è però coincisa con gli inizi di ottobre, da quando, cioè, il jackpot "made in Italy" era divenuto il più alto del mondo, dopo l'azzeramento di quello del Powerball, lotteria interstatale americana che a un anonimo giocatore del New Mexico, lo scorso 27 settembre, aveva regalato 207 milioni di dollari. Da lì in poi, una violenta pandemia da "6" s'è abbattuta sulla penisola.

Oggi, a dire la verità, un vincitore c'è già: è l'Erario, che preleva all'origine il 49,5% del volume di gioco: oltre 205 milioni in appena 9 concorsi. La più alta vincita di sempre - 71.8 milioni - centrata nel maggio 2005 a Milano che sembrava inarrivabile e incancellabile, in effetti, oggi sembra robetta e neanche il calcolo di probabilità, una su 622 milioni circa, ha frenato l'entusiasmo di chi non vuole e non può rinunciare a sognare.
Il magnifico "6" in circa dieci anni di SuperEnalotto (dal 1997), è uscito 81 volte, con un ritorno complessivo in vincite pari a 1,68 miliardi di euro, ai quali vanno aggiunti gli 1,3 miliardi finiti nelle tasche di coloro che hanno centrato i 487 "5+1" fin qui realizzati.

Per mettere le mani sul malloppo però, l'eventuale vincitore dovrà pazientare e aspettare due mesi: la vincita, per regolamento, sarà infatti erogata al 61° giorno dall'effettuazione del concorso vincente direttamente dalla Sisal, oppure attraverso la mediazione di una banca o di un notaio. L'attesa però, non è certo gratuita, perché in due mesi, i 100 milioni matureranno interessi per circa 200mila euro. Spiccioli, in effetti.

"I soldi del Il jackpot dateli ai poveri" - "Che una persona sola possa vincere 100 milioni di euro al superenalotto è uno sfregio, una vergogna nel momento in cui ci sono 15 milioni di italiani a rischio povertà". Ecco perché don Fortunato Di Noto, il presidente dell'Associazione Meter, ha invitato "gli italiani a scrivere una e-mail al presidente della Repubblica, garante di tutti, per richiamare la sua attenzione sul problema". "In Italia - osserva il prete, famoso per le sue lotte contro la pedopornografia - ci sono 20 milioni di nuclei familiari. Se dessimo loro 50 milioni del montepremi avremmo dato un aiuto concreto. Cento milioni di euro non sono facili da gestire. E non vorrei che andassero a qualcuno già ricco". "Se è vero, come è vero, che lo Stato garantisce pari opportunità e dignità a tutti i suoi connazionali cittadini - conclude don Di Noto -, allora ci deve essere un atto di comunanza, di vicinanza. Diamo una quota consistente della vincita a un fondo per le famiglie indebitate, per chi non riesce a pagare il mutuo, senza dimenticare che la Caritas distribuisce latte, indumenti e aiuti alle famiglie in gravi difficoltà economiche".

[Informazioni tratte da Repubblica.it, La Siciliaweb.it]