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A Baària (quella vera) l'Oscar per l'immondizia

L'emergenza rifiuti a Bagheria ha portato alla chiusura di tutte le scuole. Senza soluzioni chiuderanno anche gli uffici pubblici

12 novembre 2009

Bagheria, Baària, ritorna a far parlare di se, questa volta però non per meriti artistici o per celebrazioni, ma per l'ordinanza n. 158 che il sindaco della Città delle Ville, Biagio Sciortino, ha firmato ieri e che dispone la chiusura (da oggi, giovedì 12 novembre 2009) di tutte le scuole della città di ogni ordine e grado, sino a quando non saranno ripristinate le normali condizioni igienico-sanitarie-ambientali.
Volete sapere per quale motivo una città come Bagheria, da poco conosciuta (o ri-conosciuta) dall'intera nazione e dal mondo intero grazie all'ultimo film di Giuseppe Tornatore, debba chiudere le proprie scuole finché non vengano ripristinate le "normali condizioni igienico-sanitarie-ambientali"? Il motivo è presto detto: vi ricordate la Napoli invasa fino all'inverosimile dai rifiuti? Ecco, Bagheria in queste ultime settimane ricorda molto il capoluogo campano di qualche anno fa.

L'ordinanza, subito trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, ed ai Ministri della Salute Ferruccio Fazio, delle Attività Produttive Claudio Scajola e dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, oltre che al Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, al Commissario di Governo per l'emergenza rifiuti Guido Bertolaso, al prefetto di Palermo Giancarlo Trevisone, alla Questura di Bagheria, al comando provinciale della Guardia di Finanza, all'USL 6 di Palermo e all'Arpa, si è resa necessaria per il perdurare e l'aggravarsi della situazione igienico-sanitaria in città.
La situazione di criticità è stata sottolineata anche da un documento del Distretto sanitario 4 dell'Asl di Bagheria, evidenziando, in particolare, la situazione di degrado davanti agli edifici scolastici, oltre che da documentazione fotografica e note del Coinres, il consorzio che si è occupato della raccolta nei 22 comuni dell'Ato 4, documentazione che verrà inviata contestualmente all'ordinanza al premier e agli altri destinatari.

"Questo è solo uno dei passi che porterò avanti, insieme agli altri sindaci, contro questa incresciosa situazione che mortifica la nostra città
- ha riferito il sindaco  Biagio Sciortino - protesteremo con gli altri primi cittadini, con i presidenti dei Consigli comunali ovunque sarà necessario farlo. Ad oggi la situazione è drammatica dal punto di vista igienico-sanitario e finanziario - ha aggiunto Sciortino che ha sottolineato - occorre trovare soluzioni repentinamente, salvaguardando anche i posti di lavoro, occorre far intervenire la politica regionale".
Il ragionamento del Sindaco Sciortino è particolarmente condiviso dai sindaci di Misilmeri Salvatore Badami, di Ficarazzi Giuseppe Cannizzaro, di Santa Flavia Antonio Napoli, di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto, di Altavilla Milicia Francesco Camarda, di Villabate Gaetano Di Chiara e di Ventimiglia Di Sicilia Andrea Pagano.
Il sindaco di Bagheria ha poi aggiunto di aver incontrato vari dirigenti regionali dei settori Ambiente e Protezione civile, nonché gli assessori competenti, da Gaetano Armao a Mario Milone, i quali hanno percepito la drammaticità della situazione "ma se non interviene l'intera Giunta regionale il dramma rimarrà tale. Bisogna dire basta - ha aggiunto Sciortino - la mia protesta si aggiunge alla civile protesta della società bagherese".
Ed ai concittadini, con i quali il sindaco si scusa ed è disponibile a tutti gli scambi di opinione e confronto che le associazioni ed i rappresentanti della società ritengano utili, Sciortino ha rivolto una preghiera: quella di "continuare a gettare i rifiuti nelle zone dove sono presenti cassonetti meno vicini al centro storico e alle abitazioni, senza abbandonarli lungo i corsi principali". "Ho già dato mandato di rescindere il contratto con il Coinres, mi sono rivolto al Prefetto per consigliarmi sul da farsi, sono disposto a rischiare pur di dare soluzioni alla città" ha concluso Sciortino che ha infine aggiunto che se la situazione non si avvia a migliorare da lunedì prossimo chiuderà anche gli uffici pubblici.

La Provincia di Palermo ha chiesto lo stato di emergenza - Il presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti, ha convocato ieri una seduta straordinaria urgente della Conferenza permanente dei sindaci della provincia per affrontare la grave situazione nella quale si trovano diversi centri a causa dell'emergenza rifiuti. "È una situazione gravissima - ha sottolineato Avanti - che deve essere affrontata in modo serio e nella massima rapidità. È ormai chiaro che il sistema degli Ato deve essere modificato e che i comuni non hanno i mezzi finanziari. La Regione deve dichiarare lo stato d'emergenza in tutta la provincia".
La Conferenza, alla quale hanno partecipato 65 sindaci o loro delegati, al termine della seduta ha approvato all'unanimità un ordine del giorno nel quale si chiede al governo regionale e alle istituzioni nazionali "la dichiarazione dello stato di emergenza igienico-sanitaria su tutto il territorio della provincia di Palermo per l'impossibilità di conferire i rifiuti nelle attuali discariche e per la conseguente interruzione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani". Nel documento si chiede anche al governo regionale "che si faccia carico di un intervento straordinario di natura finanziaria per consentire agli attuali Ato rifiuti di potere superare la grave crisi economica e finanziaria in cui versano".

[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it]

 

 

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12 novembre 2009
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