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A Campobello di Mazara (TP) due intelligenti progetti per migliorare l'offerta turistica

Nei due progetti verranno coinvolti anche minori in situazioni di disagio sociale

28 maggio 2004

"Censire il patrimonio architettonico. Ideare dei percorsi da proporre ai tour operator. Fornire assistenza ai turisti. Recuperare le tradizioni gastronomiche. Andare a ritroso nel tempo, con l’aiuto delle testimonianze orali e bibliografiche, per ricostruire l’identità sociale e culturale della nostra città. Ed infine mettere a disposizione di chi visita la nostra città e il nostro territorio, questo bagaglio di ricerche e conoscenze".
Spiega così il sindaco del Comune di Campobello di Mazara, Daniele Mangiaracina, i contenuti dei due progetti culturali promossi dall’amministrazione comunale in collaborazione con la "Casa del Sorriso" di Monreale (PA), la cui collaborazione permetterà, tra l'altro, di coinvolgere un gruppo di minori che vive in condizioni di disagio sociale. 

I progetti in generale mirano a migliorare i servizi di animazione culturale a favore dei turisti. Sarà aperto uno sportello informazioni nel centro urbano della città. Sarà effettuata la mappatura dei siti storico-culturali, degli operatori del settore, di albergatori e ristoratori. Contemporaneamente saranno formate nuove figure professionali in grado di acquisire specifiche competenze - spendibili ai fini occupazionali - nel settore della promozione culturale

Il primo progetto, denominato "L'Albero dei Saperi e delle tradizioni" prevede la creazione di itinerari culturali da proporre ai tour-operator; la ricostruzione della storia e delle tradizioni locali attraverso la raccolta di racconti e le trascrizione di interviste agli anziani del paese; il censimento bibliografico delle opere e delle pubblicazioni che illustrano le tradizioni locali; il censimento delle antiche fotografie per la ricostruzione storica del territorio e dei suoi usi e costumi attraverso l’arte dell’immagine; la realizzazione di mostre permanenti degli antichi mestieri e delle antiche tradizioni; la pubblicazione di un vademecum per il turista; la realizzazione di pannelli fotografici e di un sito web; la valorizzazione del dialetto locale attraverso la rappresentazione di commedie dialettali, dei costumi d’epoca e delle produzioni artigianali locali.

Il secondo progetto, denominato "L'Albero dei Sapori delle tradizioni" prevede invece la creazione di itinerari gastronomici; la ricostruzione della storia dei prodotti tipici locali; la raccolta e trascrizione delle ricette e il  censimento bibliografico delle opere e delle pubblicazioni che illustrano i prodotti; la promozione delle aziende agrituristiche e la valorizzazione dei prodotti locali fuori produzione. Infine la realizzazione di un punto di degustazione.

I progetti hanno preso il via da poche settimane grazie al servizio civile volontario di 8 ragazze che saranno impegnate per 30 ore settimanali, queste affiancate da giovani che vivono situazioni di disagio sociale.
Durante i lavori di attuazione dei due progetti, i volontari potranno contare sull’aiuto di esperti, e tra questi Liborio Ciacio (direttore della "Casa del Sorriso"), Vincenzo La Mantia (responsabile del servizio civile dell’istituto di ricerca "Padre Clemente"), Gabriella Russo (esperta in strategie formative) e Michele Crapitti (esperto in informatica).

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28 maggio 2004
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