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A Casteltermini (AG), il futuro museale dell'antica miniera di sali minerali potassici di Cozzo Disi

Nasce così il primo museo minerario siciliano

27 aprile 2004

Nasce il primo museo minerario siciliano su imput della presidenza della regione. Sarà istituito nell'ex miniera di Cozzo Disi, in territorio di Casteltermini (AG). L' impegno finanziario, comunica l'assessorato alla presidenza, sarà di tre milioni e 860 mila euro con fondi propri del Demanio regionale. Partendo dalle esigenze manifestate anche dal comune di Casteltermini, l'amministrazione regionale ha predisposto uno studio sullo stato dei luoghi e dei fabbricati presenti nel sito, propedeutico ad una azione complessiva e necessario a coordinare fra loro tutti gli interventi fino ad ora fatti o in via di compimento, giungendo, così, alla predisposizione di un progetto definitivo di recupero e riqualificazione che prevede anche allacciamenti di servizi e quanto necessario alla funzionalità della struttura una volta recuperata.

Sono sei le attività di varia natura e tipologia previste nel progetto:
- Centro studi e museo etno-antropologico per la riscoperta e la valorizzazione socio - turistico -    
   culturale delle tradizioni minerarie
- Centro di informazione nel settore delle professioni, arti e mestieri
- Centro di valorizzazione delle produzioni locali
- Centro sovracomunale di aggregazione sociale
- Parco naturalistico territoriale
- Strutture turistico - ricettive, di accoglienza ed assistenza.

Il progetto prevede il recupero funzionale statico, edilizio ed impiantistico dei fabbricati per posizione e consistenza più facilmente destinabili alle nuove funzioni; la messa in sicurezza delle aree di scavo e degli altri volumi edilizi per garantirne, nel tempo, la visitabilità; la stabilizzazione ed il ripristino del tessuto viario interno nelle sue parti prioritarie di accesso e di servizio con modalità costruttive adeguate al contesto ambientale; integrazione e miglioramento dei sistemi di accesso della viabilità esterna; ripristino delle reti infrastrutturali e di servizio (idrica, fognaria, telefonica, elettrica etc.); ripristino dei sentieri pedonali e delle aree esterne nonché dei canali di deflusso originario delle acque e realizzazione area di sosta attrezzata; ripristino e integrazione delle recinzioni esistenti.

L'ex miniera di Cozzo Disi ricade ai margini del territorio di Casteltermini in vicinanza del confine
con quello di Campofranco (CL). A valle è delimitato dalla strada statale 189, la Palermo - Agrigento e dalla strada di accesso a Casteltermini, mentre su un fianco è delimitato dalla linea ferrata PA - AG e dalla stazione di Campofranco. Gode di circa un chilometro di vie interne che consentono di raggiungere ogni componente dello stesso stabilimento in maniera abbastanza agevole. Complessivamente gli edifici realizzati a suo tempo sommano una superficie coperta di circa 6000 mq (generalmente si tratta di edifici ad una sola elevazione fuori terra tranne il corpo principale). Sono quasi interamente capannoni industriali di inizio secolo, salvo tre costruzioni che mostrano caratteri architettonici di qualche pregio e realizzazione antecedente allo stesso stabilimento industriale. Originariamente lo stabilimento era destinato ai lavori di estrazione dei sali minerali potassici. L'abbandono del sito risale a circa 35 anni fa e fu dovuto al declino degli stessi sali minerali potassici nelle lavorazioni industriali moderne.

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27 aprile 2004
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