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A Catania una banca-dati contro i tumori

Per registrare informazioni sui casi, le patologie e l'incidenza sul territorio

19 ottobre 2001
Sarà colmata nell'area metropolitana di Catania una grave lacuna del comparto sanitario: l'assenza del registro tumori che consiste nella raccolta dei dati di tutti i soggetti colpiti da carcinoma al fine di monitorare non solo i singoli casi ma tutta la patologia tumorale della città e provincia con annesse incidenza e prevalenza delle varie forme nonchè il relativo programma di cure.

Di questo essenziale strumento sono dotate in Italia soltanto sedici aree campione; ma in Sicilia ne esiste soltanto uno -quello di Ragusa -che è abbastanza attivo ma che non riesce a rispecchiare tutta la realtà regionale in quanto rileva un territorio a prevalente tessuto agricolo e poco industriale.

Stando alle premesse il Registro catanese che è opera dell'Ordine dei medici sarà integrato attraverso varie fonti di notizie che proverranno dagli ospedali in generale e dai centri oncologici in particolare avendo quale fulcro la vasta rete di medici e di pediatri di famiglia che per ovvi motivi hanno il primo impatto coi singoli casi mantenendo poi una interfaccia continua sia con lo stesso ammalato di cancro come pure con le strutture che appunto seguono l'evoluzione della patologia.

Il mezzo di rilevamento in mano ai medici sarà costituito da una scheda sia essa informatica o cartacea che servirà appunto a registrare tutti i dati dei singoli ammalati con un sistema che consentirà una pronta consultazione da parte dei medici e delle strutture non disgiunta però dal più rigoroso rispetto della privacy.

Il Registro entrerà in funzione dal prossimo gennaio.

La creazione della banca-dati mira oltretutto a individuare eventuali modificazioni di incidenza dei tumori al fine di correlare con le cause i fattori di rischio familiari, ambientali e di lavoro nonché a sorvegliare la insorgenza di una nuova patologia tumorale, a programmare interventi di prevenzione primaria o secondaria, a valutare l'efficacia delle cure, a migliorare la qualità degli interventi diagnostici e terapeutici, a fornire dati per migliorare l'accesso alle strutture ospedaliere e del territorio sulla base dei bisogni emergenti.

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19 ottobre 2001
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