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A Milazzo tutto bene, a meno che non cambi il vento...

Il prefetto Stefano Trotta invita alla prudenza i cittadini dei comuni del comprensorio Messinese

01 ottobre 2014

Nessun pericolo per l’ambiente. Così l'Arpa Sicilia, dopo aver eseguito i primi rilievi atmosferici all’indomani del tremendo incendio che ha interessato il serbatoio 513 della Raffineria Mediterranea di Milazzo.
Anche l’addetto alle comunicazioni dell’industria petrolifera, Luca Franceschini, ha usato toni distensivi, dicendo che "il fatto che a livello visivo si registri una fuoriuscita di fumo costituisce un fenomeno dovuto al normale processo di estinzione degli ultimi materiali presenti sul fondo del serbatoio. La situazione comunque non desta preoccupazione".
Sarà, ma intanto ancora oggi del fumo nero continua a diffondersi nell’aria di Milazzo, e risulta veramente impossibile rimanere tranquilli senza pensare che in quel territorio si stia consumando un disastro ambientale.

Il prefetto di Messina, Stefano Trotta, ha inviato una nota ai sindaci di Milazzo, Condrò, Gualtieri Sicaminò, Pace del Mela, San Filippo del Mela, San Pier Niceto e Santa Lucia del Mela nella quale, richiamando le emissioni di fumo provenienti dalla Raffineria che continuano a persistere, fa riferimento ad una comunicazione del comando provinciale dei vigili del fuoco di Messina, precisando che "non si ravvisano al momento effetti esterni conseguenti", e consigliato di avvisare la popolazione "della tipologia di evento e nel caso di cambio di direzione del vento, che spinga la nube verso centri abitati, di rimanere al rifugio al chiuso (scuole, abitazioni, uffici)". Il prefetto ha sottolineato, inoltre, che in una nota l’Arpa ha confermato che "il monitoraggio dell’aria sta avvenendo in modo continuo", mentre per quel che concerne i terreni "si attendono analisi dei campionamenti i cui tempi sono più lunghi".

Per la Raffineria di Milazzo, comunque, non c’è alcun pericolo. "La situazione, nel suo progredire, continua a non destare preoccupazione - si legge in una nota -. Il permanere di una fumosità, pur a tratti più intensa - prosegue la nota -, è da considerare una conseguenza naturale del processo di combustione che potrebbe durare ancora per alcuni giorni". "Le attività sul serbatoio - conclude la nota - sono costantemente presidiate e monitorate dal personale di Raffineria che opera in stretto coordinamento con i vigili del fuoco di Messina e Milazzo".

Intanto, il sindaco di Milazzo, Carmelo Pino, bacchetta la Regione. "Nessuno faccia passerella a Milazzo o si presenti al festival delle strumentalizzazioni - ha detto -. Prima ci sia dato quello che ci spetta e poi possiamo cominciare a discutere. Quando avvengono questi episodi tutti pronti a puntare il dito facendo prevalere l’emotività, l’istintività alla ragione - aggiunge -. E come sempre sotto accusa ci sono i mancati controlli per le emissioni o i ritardi da parte degli organi preposti ad intervenire. L’Arpa vorrei sottolinearlo è stata sollecitata dal sottoscritto".
Il riferimento del primo cittadino è al finanziamento di 10 milioni per l’installazione delle centraline e la realizzazione di una sede distaccata dell’Arpa proprio a ridosso della Raffineria. "Soldi - commenta il sindaco - prima concessi e poi ritirati dalla Regione".

"L’ho detto e lo ribadisco: siamo indignati - afferma Pino - perché non è lecito che un Comune faccia l’impossibile per intercettare le risorse europee e una volta ottenuto il finanziamento la Regione lo blocca con motivazioni futili e contrarie ad ogni logica. Il paradosso è che proprio in questi giorni la Sicilia viene messa sotto accusa per non essere riuscita a spendere le risorse provenienti da Bruxelles. Eppure il nostro progetto è immediatamente cantierabile". "Il presidente della Regione - ha detto inoltre Pino - si attivi per far sbloccare alla burocrazia regionale quelle somme che, alla luce di quanto accaduto, sono necessarie a Milazzo, comune capofila di un comprensorio definito ad 'alto rischio' per monitorare la qualità dell’ambiente e garantire il diritto alla salute. Diciamo no alla demagogia e alle basse speculazioni politiche di chi, in queste ore, è alla ricerca di visibilità rilasciando dichiarazioni gratuite senza però mai prendere posizione su quanto arbitrariamente sottratto a questa comunità che avrebbe permesso di dotare il territorio di strumenti che altri Enti (Stato, Regione) non sono mai stati in grado di assicurare. Un ravvedimento dell’ultima ora del 'governatore' della Sicilia sarebbe un bel gesto per un territorio ferito".

Sabato prossimo, intanto, la Federazione dei Verdi ha organizzato un comizio in piazza Caio Duilio a Milazzo per presentare una maxi denuncia-querela nei confronti della raffineria.

[Informazioni tratte da SiciliaInformazioni.com]

- Quell'enorme nube di fumo nero nell'aria di Milazzo (Guidasicilia.it, 30/09/14)

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01 ottobre 2014
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