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A Trapani 50 operatori stranieri e 70 aziende vitivinicole siciliane parleranno di ''Vino e Salute''

Dal 19 al 22 maggio ''Expo Wine Sicily'', presso il Palavetrodello scalo aeroportuale di Trapani Birgi

13 maggio 2004

Tre mila metri quadrati destinati all'esposizione dell'enologia siciliana, degustazioni ed incontri qualificati, oltre 70 aziende vitivinicole regionali e 50 operatori stranieri selezionati dall'Ice (Istituto nazionale per il Commercio estero) saranno lo scenario della sesta edizione del Convegno internazionale "Vino e Salute" e del primo Expo "Wine Sicily" che si svolgerà a Trapani, dal 19 al 22 maggio, presso il Palavetro dello scalo aeroportuale di Trapani Birgi.
La manifestazione è organizzata dalla Provincia regionale di Trapani in collaborazione con l'Assessorato regionale Agricoltura e Foreste, l'Istituto Regionale della Vite e del Vino, l'Assovini siciliana, la Facoltà di Agraria dell'Università di Palermo e l'Azienda provinciale per il Turismo di Trapani.
Esperti e docenti internazionali si confronteranno a Trapani, provincia simbolo dell'enologia siciliana e territorio più "vitato" d'Europa, sulle prospettive del comparto vitivinicolo e le più recenti scoperte in merito agli effetti del vino sulla salute.

Aldo Bertelli, professore del Dipartimento di Farmacologia, Chemioterapia e Tossicologia Medica dell'Università di Milano si occuperà del coordinamento scientifico, mentre Salvatore Tudisca, Preside della Facoltà di Agraria di Palermo, farà il punto sul "vino di qualità come motore dello sviluppo economico territoriale: enogastronomia, cultura, turismo e distretti di qualità".
Momenti clou della rassegna saranno la degustazione del riso di Vercelli abbinato ai vini siciliani a cura di Paolo Massobrio e l'esclusivo wine tasting di vini siciliani condotto da Luca Maroni.

"Il vino fa parte della dieta e della cultura alimentare mediterranea - ha sottolineato Giulia Adamo, presidente della Provincia regionale di Trapani - e sono diversi gli studi che hanno testimoniato la sua valenza salutistica, in particolare del vino siciliano, che vanta inoltre una lunga storia ed una forte connotazione territoriale. Insomma, il vino fa bene, e quello siciliano ancora di più".
Che il vino fosse utile per la prevenzione dei tumori, delle malattie cardiovascolari e del morbo di Alzheimer già si sapeva, ma negli ultimi tempi si è appreso molto di più. Diversi studi hanno dimostrato che il vino siciliano può combattere l'insieme dei processi di involuzione biologica delle cellule e degli organismi, che comporta, dopo l'età matura, un progressivo decadimento delle loro funzioni. L'ultimo giorno è dedicato alla tracciabilità dei vini.

Verrà presentato inoltre un progetto realizzato in collaborazione con 18 istituti superiori della Provincia di Trapani dal titolo "Il Territorio come archivio".
All'interno del Wine Sicily oltre 50 operatori stranieri selezionati dall'Ice, l'Istituto per il Commercio Estero, provenienti da Germania, Svezia, Regno Unito, Francia, Danimarca, Polonia, Usa, Canada, Giappone, Australia e Russia, si confronteranno in un workshop dove la domanda incontrerà l'offerta e avranno modo di degustare ed approfondire la conoscenza dei vini della Regione Sicilia. 
 
Fonte: Giornale di Sicilia

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13 maggio 2004
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