Addio alla LIRA
Dopo 54 anni di ''onorato servizio'' come moneta della Repubblica da domani non circolerà più
Cinquantaquattro anni, vissuti fra alti e bassi, a volte "pericolosamente".
Con alle spalle una storia illustre se, come è vero, le sue origini si possono addirittura far risalire all'VIII secolo, quando una 'lira' era una comune unità di misura dei valori grazie alla riforma monetaria portata a termine da Carlo Magno: una lira equivaleva ad una libbra d'argento, suddivisa in 240 denari.
Una moneta 'fantasma' che, curiosamente, rimase in vita per quasi 1.000 anni.
La grande svolta e la prima vera 'ribalta' per quella che diventerà poi la valuta della Repubblica si ebbe invece con l'unificazione d'Italia, quando si trattò di adottare un sistema monetario comune per il neonato mercato interno.
Nelle province che fra il 1859 e il 1861 venivano man mano annesse al Regno Sabaudo, infatti, Vittorio Emanuele II estese, in sostituzione delle monete locali, la nuova lira del Piemonte.
E da allora fu chiamata 'lira italiana', scandendo da quel momento tutti i passaggi del processo di unificazione dello Stivale.
Fonte: Ansa