Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Al 378° Festino di Palermo un ritorno alla tradizione con speranze di spiritualità

17 maggio 2002
A proposito del 378° Festino di Santa Rosalia (appuntamento topico per i palermitani, il 15 luglio di ogni anno) il neo assessore alla Cultura del Comune di Palermo ha dichiarato "Quest'anno la festa torna ai palermitani".

Ma perché, ci chiediamo, a chi era andata negli anni scorsi?

Insomma, in onore della "Santuzza" un ritorno al passato del primo festino moderno datato 1974, che recupera il carro dell'epoca e il suo progettista, l'architetto palermitano Rodo Santoro, a cui è stato dato l'incarico di restaurare il vascello rimasto inutilizzato per lungo tempo nel parco della Palazzina Cinese e di progettare i festeggiamenti.

La politica degli organizzatori prevede, quest'anno, di recuperare l'originario valore religioso e lo spirito popolare che contraddistingueva le manifestazioni dei primi anni.
Con tanto di carro - fulcro dell'intera festa - trainato da buoi, e che dovrebbe ospitare una sessantina tra musicisti e figuranti in costume settecentesco.
Nella processione laica il vascello dovrebbe essere preceduto dalle macchinette (i carri minori) e attorniato dai cavalieri che rappresentano ceti sociali e corporazioni della città.

Un ritorno alla tradizione dunque, dopo le "divagazioni" culturali degli ultimi anni.

Dopo Glauco Mauri con i catalani Los Comedians, le musiche di Berio con la grande rappresentazione della peste che scende dal palazzo dei Normanni, la Cuba di Jérome Savary, Goran Bregovic e le voci Bulgare, dopo i meravigliosi giochi d'acqua e gli spettacolari pianisti e acrobati sospesi, adesso si torna alle Congregazioni, ai "babbaluci e muluni ghiacciatu".

Passo avanti? Passo indietro? Chi lo sa!

Di certo i festini dell'era Orlando sono stati espressione di uno spirito sincretico che la cultura possiede intrinsecamente, e in particolar modo la cultura delle manifestazioni religiose.

E proprio in virtù di questo sicretismo, noi accettiamo, aspettando speranzosi.

L'assessore, comunque, non anticipa nulla e promette ai palermitani una grande sorpresa.
I palermitani stanno ad aspettare.

E si affidano alla Santa.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

17 maggio 2002
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia