Alla Marina Militare la cabina di regia dell'operazione Triton

"Il governo appoggerà le richieste della Marina Militare" per il comando dell'operazione Triton "che farà sorveglianza dei confini ma non è svincolata dall'obbligo del soccorso in mare e dall'obbligo del rispetto del principio di non-refoulement. E' ragionevole che questa cabina di regia l'abbia la Marina Militare, o almeno è comprensibile la richiesta visto che è stata la Marina a gestire la cabina di regia dell'operazione Mare Nostrum". Queste le parole all'Adnkronos del sottosegretario all'Interno, Domenico Manzione, anche in riferimento a un articolo pubblicato dal 'Corriere della Sera' che dà conto di una lettera inviata dalla Marina al direttore di Frontex per chiedere che il coordinamento dell'operazione Triton. "L'Europa deve affrontare in maniera unitaria la questione dell'immigrazione", ha rimarcato Manzione, assicurando che "anche le navi Triton in caso di necessità, dovranno fare salvataggio e non respingimento".

Intanto nel pomeriggio di eri è arrivato a Porto Empedocle (AG), il pattugliatore d’altura della Guardia costiera Gregoretti con a bordo due cadaveri (morti durante la traversata nel Canale di Sicilia ripescati dalla Guardia Costiera a 30 miglia a Nord di Tripoli) e 100 migranti provenienti da Nigeria e Senegal. Gli immigrati, tra cui ci sono 9 donne, due delle quali in stato di gravidanza, e due persone ustionate, sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia a bordo di una imbarcazione affondata circa 30 miglia a nord di Tripoli.
E’ invece arrivato stamane in rada, il mercantile statunitense Liberty Grace con a bordo 270 migranti. L’unità non ha potuto fare ingresso in porto a causa delle sue notevoli dimensioni e degli scarsi fondali all’imboccatura: per tale motivo la sala operativa della Capitaneria di Porto ha coordinato le operazioni di trasbordo e sbarco con impiego delle unità navali della Guardia costiera e delle altre amministrazioni.