Ancora un'altra tragedia nel Canale di Sicilia...
Due i corpi recuperati al largo delle coste libiche. Imprecisato il numero delle vittime
Ancora un altro. Ancora una volta un naufragio. Ancora morti nel Canale di Sicilia e ancora un numero di vittime imprecisato.
Due i cadaveri ripescati dal pattugliatore Peluso della Guardia costiera arrivato ieri a Porto Empedocle. Duecentosessantotto i superstiti recuperati in mare e a bordo di un'imbarcazione che stava affondando a 50 miglia dalle coste della Libia dove sono intervenuti i mezzi militari dell'operazione Mare nostrum e alcuni mercantili che incrociavano poco distante. Le operazioni di soccorso sono state dirette dalle autorità italiane.
I due corpi recuperati sono di una donna e un bambino, forse una mamma con suo figlio, entrambi siriani. La donna ha un'età apparente 35-40 anni, il bambino 9-10 anni. I loro corpi sono stati subito sbarcati e portati all'obitorio dell'ospedale "San Giovanni di Dio" dove saranno sottoposti ad autopsia. Il naufragio, l'ultimo di una lunga serie, si sarebbe verificato nella notte fra sabato e domenica.
Nel fine settimana apprna trascorso sono state oltre 2.500 le persone assistite dalle navi impegnate nel dispositivo "Mare Nostrum", tra cui le fregate "Aliseo" e "Fasan", la corvetta "Sfinge", la nave anfibia "San Giusto" e gli elicotteri imbarcati.
Intanto, la Squadra mobile di Ragusa ha arrestato 7 scafisti egiziani che avrebbero portato in Italia 295 migranti, tra i quali 100 minori, approdati giovedì scorso a Pozzallo. L’identificazione è stata resa possibile dalle testimonianza dei migranti. Come già accaduto, inoltre, minacciando i genitori, i sette si sono fatti consegnare i figli per fingere di fare parte del gruppo di siriani imbarcati per raggiungere l’Italia. A tradirli è stato il pianto dei bambini che ha insospettito la polizia. I migranti hanno raccontato di essere partiti da una piccola spiaggia egiziana a bordo di lance di piccole dimensioni a gruppi di 25. Poi sono stati trasbordati su un peschereccio più grande.
Il viaggio sarebbe costato 3000 dollari a persona. Uno dei siriani ha detto di avere saputo della possibilità di raggiungere l’Italia illegalmente grazie a Facebook e di essersi procurato il numero di uno degli organizzatori dei viaggi. "Tramite Fb, e precisamente su di una pagina dedicata ai rifugiati siriani nel mondo, venivo a conoscenza della possibilità di raggiungere l’Europa, illegalmente, pertanto tramite il social network, chiesi un numero di telefono per contatti che mi furono forniti...". "Il 12 luglio scorso - ha aggiunto - chiamai al numero detto e qui, la persona che rispose e a cui chiesi le modalità per la traversata, mi riferì che occorrevano 2700 dollari Usa a persona e che i bimbi erano compresi nel prezzo".
I testimoni hanno anche raccontato che gli scafisti li avevano fatti giurare sul Corano di non rivelare la loro identità una volta giunti in Italia. I fermati sono Mohammed El Bahlawan, Hasen Taman, Alee Nassar Ahmed Hassen, Himed Dawed, Sherif El Tahan e Hamed Harafi.
- Nuova tragedia dell'immigrazione (Guidasicilia.it, 31/07/14)