Antonello incontra Laurana... e McCurry
Tre artisti, tre arti, tre profili femminili. Allestimento straordinario al Museo Abatellis di Palermo
L'idea è affascinante: far guardare tra loro opere diverse per natura - un dipinto la prima, una scultura, la seconda - che dal 1954 si trovano nello stesso palazzo ma in stanze separate e che sembrano richiamarsi nelle pose e nelle espressioni. Il palazzo è il Museo Abatellis. Le opere sono due capolavori del Quattrocento: l'Annunciata di Antonello da Messina e il Busto di Eleonora d'Aragona di Francesco Laurana.
Due dei "pezzi" più importanti esposti al museo su cui, in questo allestimento straordinario, si poggia, incrociandosi, un terzo sguardo, quello di Sharbat Gula: un'altra donna, ritratta in un'altra forma d'arte - la fotografia - e in un altro tempo, il nostro. Gula è la ragazza afgana dagli occhi verdi e il mantello rosso fotografata da Steve McCurry nel 1984, conosciuta ormai in tutto il mondo.
Il dialogo di sguardi tra queste donne, diventa così metafora di un confronto fra mondi distanti nel tempo e nello spazio che hanno sempre rappresentato terre di confine e di incontro: la Dalmazia e le riviere adriatiche da cui proveniva Laurana. la Sicilia di Antonello, l'Afghanistan di Sharbat Gula nell'obiettivo di McCurry.
La mostra costituisce il preludio della programmazione che Palazzo Abatellis dedica al Rinascimento in pittura e scultura, partendo dalle sue opere manifesto, per arrivare alla mostra che per la prima volta, dai musei d'Italia e d'Europa, porterà la pittura di Antonello da Messina a Palermo e a Palazzo Abatellis. Per tutta la durata della mostra, in programma un calendario di preludi di musica classica, incontri tematici, reading e visite guidate.
Dal 20 marzo al 22 aprile (mar- ven ore 9 - 19; sab - dom ore 9-13) le tre opere saranno esposte nella stessa sala della Galleria.