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Approvato il bilancio regionale 2016

Dopo un inizio in salita raggiunto l'accordo sul bilancio di previsione: previste spese per 12 miliardi e 746 milioni

24 febbraio 2016

Dopo la seduta di lunedì, nella quale la maggioranza è andata sei volte sotto, l'Assemblea regionale siciliana ieri ha approvato gli articoli e gli allegati del bilancio di previsione per il 2016 e il pluriennale 2016-2018.
Il bilancio prevede spese per 12 miliardi e 746 milioni; 'congelati' 500 milioni in parte a carico di comuni e precari, somma che dovrebbe arrivare dalla trattativa in corso a Roma tra Regione e Stato.

Raggiunto un accordo su maggiori fondi, circa 140 milioni di euro, da destinare a Comuni e Province; ai Comuni 340 milioni destinati a spese ordinarie di funzionamento. Per gli stipendi dei dipendenti e i pensionati regionali destinato un miliardo e 338 milioni, per i forestali 145 milioni; ai precari vanno 227,8 milioni; 22,4 milioni all’Orchestra sinfonica del Teatro Massimo più il fondo da mettere a bando per le altre strutture minori; 20,3 mln per Stabile e Bellini di Catania, teatro di Messina e Biondo di Palermo.
Agli enti parco 4,9 milioni per i dipendenti e 13,9 per il funzionamento. Per i consorzi di bonifica stanziati 10 milioni (destinati ai circa mille precari), 30 mln agli ex Pip di 'Emergenza Palermo', 2,9 mln all’Arpa, all’Esa 12,9 mln e al Ciapi 2,3 mln. Per scuole e università 44,2 milioni, 35 mln per le comunità alloggio.

Via libera a un emendamento che obbliga i Comuni a varare tariffe differenziate per entrate in Zone a traffico limitato tra residenti e non. Il rischio è che si blocchi l'iter per la Ztl di Palermo, visto che non c'è alcun regolamento votato dal Consiglio comunale che differenzia le due tariffe. L'articolo prevede l'obbligo di: tariffe per ottenere il permesso di accesso alle ZTL; riduzioni per i veicoli meno inquinanti; accesso gratuito alle ZTL per le persone disabili, le cui autovetture siano dotate di contrassegno speciale e per le vetture a trazione elettrica; agevolazioni per i residenti all’interno del perimetro ZTL, nonché le misure necessarie volte ad incentivare il trasporto pubblico e la lotta all’inquinamento; l’applicazione ai residenti di tariffe differenziate rispetto a quelle applicate ai non residenti; il regime delle sanzioni da applicare in base al Codice della strada, nonché appositi strumenti di monitoraggio sull’inquinamento.

Stanziato un fondo di 4 milioni di euro per il trasporto nelle scuole dei disabili, a valere sui fondi Pac. Ok al fondo da 700 mila euro per la progettazione d'interventi sul dissesto idrogeologico: il fondo sarà gestito dall'assessorato Territorio e ambiente ed era stato proposta dall'assessore Maurizio Croce.
Via libera all'utilizzo di 80 milioni di euro per l'avvio dei Cantieri lavoro di Comuni ed enti di culto. I fondi potranno essere utilizzati anche per avviare al lavoro disoccupati nel settore della raccolta differenziata porta a porta. Passa anche la norma che rende più difficile l'espulsione dei Pip benestanti: chi supererà la soglia Isee personale di 20 mila euro non uscirà più se non supererà anche la soglia familiare Isee di 40 mila euro.

I TAGLI AI COMUNI E L'APPELLO DELL'ANCI - Nei giorni scorsi l’AnciSicilia ha lanciato un chiaro appello all’Ars. "Nelle scorse settimane abbiamo, in più occasioni, esposto, nelle sedi istituzionali competenti, le nostre preoccupazioni circa il paventato taglio delle risorse destinate ai comuni", aveva detto Leoluca Orlando, presidente dell'Anci e sindaco di Palermo, aggiungendo: "Questo è avvenuto in commissione Affari Istituzionali, in commissione Bilancio e, da ultimo, nell'incontro con il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, che ha condiviso pienamente i nostri timori. In tutti questi casi abbiamo consegnato un documento che contiene criticità mai smentite. Stiamo continuando a seguire, con grande preoccupazione, l'iter di approvazione in Aula della legge di stabilità regionale senza cogliere segnali incoraggianti". "I comuni siciliani vanno verso il fallimento - ha sottolineato Orlando -. E non si tratta del solito allarme legato alla carenza di risorse finanziarie e poi rientrato a seguito di rimpinguamento dei capitoli. Stiamo assistendo, di fatto, alla distruzione completa del sistema degli enti locali con dati e numeri alla mano".

Alla preoccupazione dell’Anci ha risposto direttamente il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta: "Così come è stato detto fin dalle primissime battute dell’iter legislativo di approvazione della legge di stabilità 2016, il Governo della Regione e le forze parlamentari di maggioranza, sono state sempre ben consapevoli della grave situazione in cui versano gli enti locali e le ex province dell’Isola. Perciò ha lavorato senza clamore per trovare una soluzione sostenibile".
Crocetta, insieme all’assessore all’Economia, Alessandro Baccei e alle Autonomie Locali, Luisa Lantieri, ha formulato una riscrittura tecnica dell’articolo 8 della finanziaria che tratta della materia.

"Anche quest’anno - continua il governatore - il Governo garantirà comunque il finanziamento delle spese di investimento in misura pari a quello trasferito nel 2015, e cioè 115 milioni di euro per i Comuni e 30 milioni di euro per le ex province, nonostante l’impossibilità di contrarre un nuovo mutuo con Cassa Depositi e Prestiti per le note problematiche connesse al risanamento del bilancio regionale. I 145 milioni di euro complessivi, a valere sui fondi PAC, - conclude il governatore - sono da utilizzare quali spese di investimento per opere infrastrutturali da realizzare nel corso del 2016".

Adesso si passa alla votazione della Finanziaria.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

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24 febbraio 2016
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