Apre oggi il XXII Salon du Livre di Parigi
ieri la giornata d'inaugurazione tra polemiche e s(S)garbi
Ma neanche per sogno!
Il XXII Salon du Livre di Parigi, la più grande kermesse europea del settore del libro (sono previsti oltre 240 mila visitatori) che vede quest'anno gli italiani come ospiti d'onore, si è inaugurato ieri tra le polemiche, alla presenza del collerico sottosegretario ai Beni Culturali, dell'ambasciatore d'Italia in Francia e della ministra francese della Cultura.
Anzichè parlare di editori, di offerta e di scambio culturale si è dovuto parlare ancora del governo italiano, preso di mira, nelle persone dei rappresentanti istituzionali presenti, da una contestazione dura e vivace da parte di un folto di giovani italiani residenti in Francia per motivi di studio.
Ad innescare la polemica ci aveva pensato qualche settimana fa il ministro Catherine Tasca che aveva pubblicamente annunciato che non sarebbe intervenuta all'inaugurazione per non incontrare Berlusconi, considerandolo ospite indesiderato (un po' pesantuccia la presa di posizione...).
Ne erano seguiti scambi di battute al vetriolo, accuse reciproche, gaffes e malumori.
Poi, molti scrittori italiani come Camilleri, Consolo e Tabucchi, per prendere le distanze dal nuovo governo nel quale non si riconoscono, si erano autoesclusi dalla delegazione ufficiale precisando che avrebbero raggiunto Parigi a proprie spese.
Quindi le parole di Umberto Eco che pur non associandosi alle dichiarazioni di quegli scrittori, aveva precisato che avrebbe raggiunto Parigi invitato - come sempre - dai suoi editori locali e non a spese dello Stato.
Viene da chiedersi: perchè una occasione di confronto culturale, in genere ad alto livello, si è trasformata quest'anno in una bagarre?
A Voi la parola!