Arrestato il boss di Marsala De Vita
L'uomo, ricercato dal 2000, era inserito nell'elenco dei cento latitanti più pericolosi d’Italia
Il boss mafioso Francesco De Vita, 55 anni, inserito nell’elenco dei cento latitanti più pericolosi d’Italia, è stato arrestato ieri nelle campagne di Marsala dai carabinieri del comando provinciale di Trapani.
De Vita, inserito nella "famiglia" mafiosa di Marsala e considerato uno degli esponenti di spicco della cosche trapanesi, deve scontare un ergastolo per omicidio ed è stato condannato anche per associazione mafiosa. Il latitante, che era ricercato dal 2000, è stato sorpreso ieri pomeriggio, all'interno di una villetta di contrada Ventresca, nel Marsalese. Non era armato e non ha opposto resistenza. L'indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Palermo, Teresa Principato.
Francesco De Vita viene indicato dagli inquirenti come il braccio destro del reggente della "famiglia" mafiosa di Marsala, Vito Vincenzo Rallo, tornato a guidare la cosca nel luglio del 2007, dopo la sua scarcerazione, con la "benedizione" del boss superlatitante Matteo Messina Denaro. De Vita aveva fatto perdere le sue tracce dieci anni fa, in concomitanza con la sentenza dei giudici della seconda Corte d'Assise di appello di Palermo che nel 1999 confermarono la sua condanna all'ergastolo per l'omicidio di Vanni Zichittella, avvenuto a Marsala il 15 giugno 1992, nell'ambito di una guerra di mafia. Una sentenza ormai definitiva. Nel marzo del 2007, tuttavia, i collaboratori di giustizia Gioacchino La Barbera, Antonio Patti e Vincenzo Sinacori - deponendo nel processo a carico del boss corleonese Leoluca Bagarella, dinanzi la Corte d'Assise di Trapani - lo scagionarono dopo essere stati loro stessi in precedenza ad accusarlo dell'omicidio.
Nel luglio scorso, nel corso di un blitz antimafia condotto da polizia e carabinieri, era stato arrestato anche il figlio di Francesco De Vita, Giuseppe Gaspare, 37 anni, podologo. Il giovane è accusato di far parte di un'organizzazione dedita al racket delle estorsioni.
[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it, LiveSicilia.it]