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Arriva il marchio di riconoscimento per il barocco del Val di Noto

Per Catania, Caltagirone, Militello, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli

17 marzo 2003
L'assessore regionale dei Beni Culturali  Fabio Granata ha presentato, a Catania, un marchio di riconoscimento per la promozione degli otto comuni della Val di Noto, facenti parte del distretto culturale del Sud -Est.

Gli otto comuni (Catania, Caltagirone, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli), iscritti dall' Unesco nella lista del patrimonio universale dell' umanità, ha da oggi un marchio di riconoscimento per la promozione che è stato presentato a Catania dall'assessore regionale dei Beni Culturali Fabio Granata.
L' iniziativa è stata illustrata in municipio ai sindaci interessati  alla presenza di Umberto Scapagnini, primo cittadino del capoluogo etneo, capofila degli altri comuni.

Per Granata quello del Distretto sud est "è un work in progress: abbiamo già iniziato a promuoverlo, ma dobbiamo sempre meglio specificarlo ed organizzarlo. Attorno a questa ipotesi di logo del distretto occorre sviluppare un merchandising di qualità ed una riconoscibilità immediata del distretto del Val di Noto".
Granata ha annunciato che il Distretto del Sud est sarà alla Fiera del libro di Parigi per essere presentato alle riviste culturali europee.

L'assessore ha detto di aver "rispettato le condizioni poste con un piano di gestione in perfetta linea con ciò che l' Unesco richiedeva: adesso il piano deve passare dal documento alla pratica e serve il contributo di intelligenza, creatività e lavoro di tutte le amministrazioni". Rispondendo ai giornalisti, Granata ha parlato della sempre più crescente richiesta dall'estero di qualità dei servizi e delle proposte culturali. "Su questo ma anche su tutto ciò che nel territorio è espressione di cultura - ha osservato - bisogna alzare il livello".

Scapagnini ha definito l'incontro odierno "una tappa operativa", ed ha auspicato che il distretto possa diventare "un elemento di grande propulsione, di propaganda della cultura, del bene estetico e storico e di attrazione e propulsione economica". Per il sindaco di Noto, Michele Accardo, è necessario "convincere gli imprenditori ad investire, soprattutto nel centro storico, dove manca un albergo. Bisognerebbe trasformare palazzi nobiliari e farne alberghi che diventino il fiore all' occhiello della citta"".

A Scicli invece si pensa ad un circuito museale. "Abbiamo pensato - ha detto il sindaco Bartolomeo Falla - ad un progetto per la creazione di musei del costume, dell' arte sacra e della civiltà barocca, insieme ad un parco etnografico". Per il sindaco di Modica, Pietro Torchi Lucifora, bisogna "sfruttare le peculiarità della zona, come quella del cioccolato, e pensare ad un turismo enogastronomico", ma anche alla conservazione dei beni monumentali della città.

Fonte: La Sicilia

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17 marzo 2003
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