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Buon compleanno Euro!

Da un anno nelle tasche dei cittadini italiani ed europei

03 gennaio 2003
Esiste da quattro anni, cioè dal 1° gennaio 1999, quando valeva ben 1,1668 dollari, ma per la gente comune è nato solo un anno fa, nel momento in cui l'hanno avuto in tasca.

"Da dove viene quando si raccoglie e dove va quando si dissipa? Non si vede lo strano viaggio della nuvola del denaro" dice il proverbio indiano.

Ma una cosa è certa, dovunque vada, l'euro non ci sta andando molto rapidamente.

Ad Azzero vicino ad Abbiategrasso, l'intraprendente Marco Pizzi del negozio Top Store ha riportato in auge le lire e ha subito moltiplicato i suoi introiti. Le lire possono essere ancora cambiate in euro, ma solo presso le agenzie della Banca d'Italia, che si trovano solo nei capoluoghi di provincia. Per piccole somme, non vale certamente la pena. La mossa di Pizzi ha trovato subito imitatori. La pensano allo stesso modo gli abitanti di Kropp, un paesello tedesco al confine con la Danimarca dove la spesa si fa ancora in marchi.

Il revival poggia su un fatto sconcertante: a un anno dall'ingresso dell'euro nei portamonete, molte delle vecchie banconote e monete risultano ancora da convertire. In Germania il valore dei marchi non cambiati è di 8,75 miliardi di euro: 4,906 miliardi in banconote e 3,844 miliardi in monete.

In Francia il Tesoro assicura che sui 18,8 miliardi di monete di franchi messi in circolazione dal 1960 ne sono stati recuperati solo 5,3 miliardi. La Banca di Francia ha già messo in conto che circa il 40% delle monete non sarà mai cambiato.
A guidare invece la pattuglia dei paesi più eurofili è la Grecia che ha recuperato circa il 96% delle dracme: un record.

L'Italia si colloca in mezzo: secondo le stime della Banca d'Italia, a giugno ben 5,500 miliardi di lire (2, 85 miliardi di euro) non erano ancora stati convertiti.
In compenso, la circolazione degli euro è invece incrementata da uno dei più grandi Istituti d'emissione del mondo, l'Anonima Falsari. L'Ufficio centrale antifalsificazione dei mezzi di pagamento ha lanciato un allarme lo scorso novembre: la qualità delle banconote contraffatte è migliorata.

Il rapporto, che comprende le segnalazioni fino a tutto agosto, vede un'impennata nella quantità di banconote segnalate (1.161): nei primi otto mesi dell'anno ne sono state ritirate 4.387, in gran parte (2.421) nel taglio da 50 euro, anche se  a un esame approfondito solo la metà si sono rivelate false. Per belle che potessero sembrare, avevano i loro bravi difetti.

Neppure gli euro autentici sono perfetti.
Le banconote si logorano in fretta, al punto da non essere riconosciute dai distributori automatici: già in estate la Bundesbank ha dovuto ritirarne parecchie del taglio da 50. Le monete metalliche possono causare allergie, a causa del nickel che contengono.

I centesimi sono minuscoli e goffi, e se in Italia la gente tende a non prenderli sul serio, la Finlandia addirittura ha fatto una legge per abolire i tagli inferiori a 5 centesimi.
Le monete poi non sono facilissime da distinguere e in due Paesi dell'Eurozona, Grecia e Italia, si è già levato un coro di richieste perché fossero ammesse banconote da un euro e due euro.

Nonostante tanti difetti, però nell'euro bisogna avere fiducia, magari imitando la scommessa di Pascal. Perché conviene crederci, perché se resiste aprirà, forse, le strade alla prosperità. Ma se crolla è tutta l'Europa che finisce nell'inferno del dissesto.

Perciò, Buon Compleanno Euro

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03 gennaio 2003
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