Caltanissetta premiata da Legambiente
Un giusto riconoscimento per una città sempre in fondo alle classifiche
Un risultato da appendere in bacheca, soprattutto se si considera che la stessa indagine appena due anni fa collocava la città all'ultimo posto. E sono caramelle che valgono il doppio tenuto conto che non solo Caltanissetta surclassa tutte le altre città dell'isola, ma addirittura è il primo capoluogo fra quelli del Mezzogiorno. E che premiate con lei saranno solo altre sette città del Nord Italia: Belluno, Pistoia, La Spezia, Siena, Verbania, Genova e Torino.
Ma nelle calze di Legambiente c'è anche tanto carbone da distribuire fra gli altri comuni siciliani. Ad imbrattarsi le mani di nero saranno soprattutto gli amministratori di Agrigento, Catania, Enna e Trapani, classificatesi tutte nella categoria "insufficiente". Appena "sufficienti", invece, Palermo (a un modestissimo cinquantatreesimo posto), Ragusa (addirittura al settantesimo) mentre Messina difende il suo quarantatreesimo posto.
Nel valutare le città Legambiente ha esaminato, sulla base delle dichiarazioni dei comuni, quattro indicatori per le politiche per l'infanzia: opportunità di partecipazione, strutture, iniziative di aggregazione e di animazione culturale, progetti avviati. Tutti parametri che vanno ad integrarsi con i dati sulla qualità ambientale.
Ha finalmente di che sorridere il sindaco di Caltanissetta, Salvatore Messana, che guida una giunta di centrosinistra: "Il riconoscimento di Legambiente - dice - vuol dire che la strada intrapresa per risalire la china è quella giusta. Premia lo sforzo delle scelte politiche da noi compiute e offre un riconoscimento al valore della progettazione".
A spiegare il "miracolo" nisseno ci pensa l'assessore ai servizi sociali Marcella Santino: "Due anni fa abbiamo incassato l'ultimo posto - dice - ma non ci siamo appiattiti. Anzi, è stato uno stimolo in più per cercare di far meglio. Abbiamo dato vita a un "progetto infanzia" creando con la collaborazione di prefettura, Ausl, scuole, tribunale, Procura dei minori e associazioni di volontariato, un osservatorio permanente. Abbiamo cercato di favorire le adozioni ma anche la permanenza dei bambini nel nucleo familiare con assistenza domiciliare, non abbiamo perso di vista il problema della dispersione scolastica, sono andate a regime un buon numero di mense scolastiche, asili nido e materne non ne mancano. Tutto grazie a una razionalizzazione delle sinergie".
Con gli occhi rivolti alla situazione siciliana guarda più il carbone e meno le caramelle il segretario regionale di Legambiente Giuseppe Messina: "I nostri piccoli cittadini futuri amministratori - dice - sapranno fare tesoro dei diritti negati. La mancanza di attenzione per le politiche dell'infanzia dimostra incapacità nell'amministrare le nostre città".
Fonte: La Repubblica/Palermo