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Catania accoglie l'Onu

Nella città etnea, teatro delle attività 'eco-governative', si lavorerà per una nuova consapevolezza ambientale

11 novembre 2003
L’Ambiente come Opportunità, ecco il tema sul quale la presidenza italiana dell'Unione Europea è orientata, che vuole segnale il passaggio dal concetto di comando e controllo dell’Ambiente a quello di un rapporto positivo con esso, inteso come motore di sviluppo.
Si chiama Cop 13, la Conferenza tra le parti contraenti la Convenzione di Barcellona, che avvierà il proprio svolgimento oggi, nella sede universitaria dell'ex monastero dei benedettini di Catania, dove stamane si è dato il via ai lavori che discuteranno sul futuro del mare Mediterraneo.
Vi partecipano i rappresentanti dei Paesi della Ue, dei Balcani, del Medio Oriente e del Nord Africa e sarà l'occasione per consolidare ed estendere l' iniziativa italiana presentata a Johannesburg per la promozione delle energie pulite e rinnovabili nella Regione Mediterranea.
Il Vertice Onu di Catania si troverà di fronte un numero consistente di dossier da esaminare. Sono provvedimenti e decisioni per tracciare una comune strategia euromediterranea sul fronte della sostenibilità.

Sono oltre 500 delegati e 15 ministri della Cop 13, provenienti da 21 paesi delle due sponde del Mediterraneo, più la Commissione Europea, che discuteranno per 4 giorni sulla salvaguardia degli ecosistemi mediterranei. All'ordine del giorno ci sono l'inquinamento da fonti terrestri e la tutela della biodiversità marina attraverso l'attuazione del Piano d'Azione Strategico (Strategic Action Plan - SAP), che identifica i principali problemi ambientali provenienti dalla terraferma, stabilisce i costi delle misure da adottare nonché le scadenze per la loro attuazione, e la sicurezza del trasporto marittimo (accelerare la sostituzione delle petroliere monoscafo con navi a doppio scafo o di progettazione equivalente).

"I temi ambientali - sostiene Lucien Chabason, coordinatore dell'Unep-map - possono rappresentare per il Mediterraneo insieme il banco di prova ed il collante per la collaborazione fra gli Stati che vi si affacciano. Radici e cultura comune devono essere rafforzati attraverso la definizione di interventi e strategie che portino all'individuazione di regole e comportamenti comuni".
Nell'agenda del Vertice sarà data priorità all'informazione e al coinvolgimento dell'opinione pubblica per il diffondersi di una nuova consapevolezza ambientale "comune".
Alla fine dei lavori, venerdì 14, sarà adottata una dichiarazione sulla tutela del mare che fisserà una serie di misure pratiche e concrete per ridurre l'inquinamento e aumentare la tutela dell'ambiente marino.

Il Vertice di Catania si preannuncia pieno di particolarità: per la prima volta la dichiarazione Unep-Map porterà il nome della città che lo ospita e, sempre per la prima volta, ad un appuntamento del genere sono stati ammessi i giornalisti che si confronteranno in un forum parallelo discutendo di comunicazione ambientale e sviluppo sostenibile.
Oltre alla presenza istituzionale sono 103 i giornalisti accreditati, di cui 20 dall'estero, provenienti dai 20 paesi del Mediterraneo; numerose organizzazioni non governative; 600 persone nello staff d'organizzazione; 310 i film, da 46 paesi, nel festival cinematografico sulla tutela ambientale; oltre 700 i ragazzi delle scuole di Catania coinvolti.

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11 novembre 2003
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