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Catturato Saif al-Islam Gheddafi

Il secondogenito di Muammar Gheddafi ha finto di essere un pastore di cammelli per sfuggire all'arresto

21 novembre 2011

Saif al-Islam Gheddafi, figlio del defunto leader libico Muammar Gheddafi, è stato catturato insieme a due collaboratori "nella regione di al Obari", nel sud della Libia venerdì scorso.
Saif, stando a Mohammad al-Alaqi, esponente del Consiglio nazionale di Transizione libico citato da al-Arabiya, sarebbe stato arrestato mentre tentava la fuga verso il Niger ed è stato trasferito a Zintan. La tv libica al-Ahrar ha trasmesso le immagini di Saif al-Islam dopo la cattura. Nel video, girato con un cellulare, il figlio di Gheddafi appare vivo con la mano destra fasciata. Una folla inferocita ha tentato di assaltare l'aereo su cui Saif veniva trasportato da al Obari a Zintan.

Ahmed Amuri, il comandante dell'unità dei combattenti di Zintan che hanno catturato Saif al Islam, ha raccontato che il secondogenito di Muammar Gheddafi ha finto di essere un pastore di cammelli per sfuggire all'arresto. "Quando lo abbiamo preso ha detto: 'Mi chiamo Abdul Salem, pastore di cammelli'", ha detto Amuri, la cui unità ha tenuto sotto controllo per oltre un mese la vasta regione desertica del sud della Libia, prima di ricevere una soffiata, la scorsa settimana, sulla presenza di Saif nei pressi della città di Obari. "Sapevamo che si trattava di un personaggio di alto profilo, ma non sapevamo chi fosse", ha precisato Amur. I combattenti hanno quindi preso posizione nel deserto, vicino ad Obari; come previsto dall'informatore, venerdì scorso, hanno visto arrivare due jeep. "Quando abbiamo visto la prima vettura abbiamo esploso dei colpi, non per colpirla, ma come avvertimento. La macchina si è fermata. Quindi è arrivata la seconda vettura su cui c'era Saif - ha proseguito - abbiamo esploso dei colpi di avvertimento e la macchina si è fermata. Saif e un suo collaboratore sono scesi". Quando i combattenti si sono avvicinati a piedi, Saif si è gettato faccia a terra e ha cominciato a sporcarsi il volto: "Voleva rendersi irriconoscibile". A questo punto Amur è corso verso di lui e gli ha ordinato di alzarsi, trovandosi così faccia a faccia con il figlio di Gheddafi: "La sua faccia era sporca, ma sapevo chi era. Quindi ci ha detto: 'Sparate'". Ma quando i ribelli si sono rifiutati di aprire il fuoco e si sono presentati, Saif ha detto: "Ok, sparatemi o portatemi a Zintan".

Il figlio del colonnello è ricercato dal Tribunale penale internazionale per crimini contro l'umanità. Dall'Aja il Tpi ha fatto sapere di aver ricevuto conferma dalle autorità libiche della cattura di Saif al-Islam. "Ci stiamo coordinando con il ministero libico della Giustizia affinché ogni circostanza riguardo l'arresto di Saif al-Islam rispetti la legge", ha detto un portavoce del Tpi.
E dopo le polemiche internazionali per il brutale assassinio di Muammar Gheddafi da parte dei ribelli, ora il ministro della Giustizia del Cnt libico, Mohammad Alalaqi, assicura che il figlio del colonnello avrà un "processo giusto, sulla base degli standard internazionali". "Ci coordineremo con il Tribunale penale internazionale per il processo", ha detto il ministro. Il presidente del Tribunale dell'Aja, Luis Moreno Ocampo, ha detto che si recherà a Tripoli la prossima settimana per discutere del processo di Saif al Islam. Una sua portavoce inoltre ha dichiarato che la Libia ha il dovere legale di collaborare con il Tpi e che il figlio del defunto rais libico deve essere trasferito all'Aja. Un appello è stato lanciato anche da Amnesty International, secondo cui Saif al Islam "deve essere consegnato al Tpi e la sua sicurezza e i suoi diritti devono essere garantiti". Secondo Hassiba Hadj Sahraoui, vice direttore dell'ufficio di Medio Oriente e Nord Africa, il figlio di Gheddafi deve "rispondere dei suoi crimini in un giusto processo che non preveda la pena di morte".

Col diffondersi della notizia della sua cattura, i libici sono scesi in strada per festeggiare. Al-Jazeera ha riferito di festeggiamenti nella città costiera di Misurata. Scene di giubilo e spari in aria anche a Tripoli, riporta la Bbc, con caroselli di macchine per le strade piene di libici armati di bandiere.
Saif al-Islam è l'ultimo esponente di spicco della famiglia Gheddafi a essere catturato o ucciso in Libia.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Aki, Corriere.it]

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21 novembre 2011
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