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Chi riuscirà a trovare lavoro più facilmente

Unioncamere e Ministero del Lavoro stilano l'elenco delle figure professionali maggiormente richieste dalle aziende

02 agosto 2014

Operai specializzati, agenti di vendita, addetti alla ristorazione, ingegneri. Sono le figure professionali che più facilmente troveranno lavoro nelle aziende private nel corso dell'anno. Maggiori difficoltà invece per impiegati e tecnici.
Lo prevede il Sistema Excelsior, di Unioncamere e Ministero del Lavoro che monitora le necessità delle imprese. Excelsior stima 96mila posti in più rispetto al 2013, programmate nei settori dell'industria, agricoltura, servizi, per un totale di quasi 1,4 milioni assunzioni.

Resiste la consueta quota di 'introvabili', anche se mai a livelli così bassi, rileva il sistema Unioncamere-ministero. Sono 61mila gli addetti che le imprese faticheranno a trovare per coprire altrettanti posti, il 10% del totale (11,2% nel 2013, nel 2008 era a quota 25%), mettendo in conto di impiegare almeno 3,5 mesi per scovare le figure giuste. Che sono soprattutto tra i progettisti di software, addetti alla vendita, tecnici programmatori ma anche commessi, camerieri, meccanici e montatori industriali.

Il 2014 sarà comunque un anno difficile per i giovani in cerca di lavoro: per le assunzioni under 30 le imprese mettono a disposizione il 27,2% dei posti di lavoro, quota che nel 2013 ammontava invece al 30,4%. In valore assoluto si prospettano circa 167 mila assunzioni esplicite di under 30 (alle quali se ne potrà aggiungere una parte delle oltre 314 mila per le quali l'età non è considerata rilevante).
"Sebbene il contesto economico ancora non presenti significativi segnali di inversione del ciclo, le nostre imprese hanno ricominciato a investire, tra mille cautele, sul capitale umano" sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.

"L'aumento delle imprese che quest'anno assumeranno, guidato soprattutto dalle esportatrici e innovatrici, e il relativo aumento delle entrate programmate sono un importante segnale di vitalità del nostro sistema produttivo. Che tuttavia, anche in un momento in cui il tasso di disoccupazione è particolarmente elevato, non smette di sottolineare la difficoltà di reperimento di diverse professioni. È l'ennesima conferma - dice - della necessità di continuare a investire sulle politiche che facilitino l'incontro domanda-offerta di lavoro a partire dai banchi di scuola, soprattutto attraverso l'orientamento e l'alternanza".
L'incremento delle assunzioni (e il parallelo rallentamento delle uscite, stimate in 1.533mila unità) non porterà in attivo il saldo occupazionale dell'anno in corso: 144mila i posti di lavoro in meno nel settore privato, quasi la metà comunque dei meno 250mila previsti nel 2013. [Lasiciliaweb.it]

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02 agosto 2014
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