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Con Vierissimo l'Italia comincia benissimo la sua avventura ai Mondiali

04 giugno 2002
Nell'asettica cornice del Dome di Sapporo, l'Italia ha cominciato bene la sua avventura ai Mondiali. Dopo soli sei minuti Vieri ha segnato di potenza e precisione dopo una bella azione di Panucci che ha lanciato in verticale Totti sulla destra: il romanista ha pescato il sinistro di Vieri che ha giustiziato Cevallos. L'Italia ha fatto capire di essere padrona del campo, ha sfiorato il raddoppio con lo stesso Vieri, che è andato in gol ancora al 26' su un lungo lancio di Di Biagio: bruciata la difesa ecuadoregna, l'ariete azzurro ha tirato sul portiere facendo da schermo col corpo ma non ha trattenuto il pallone che l'ha scavalcato e Vieri è andato a metterlo dentro a porta vuota. Gli azzurri avrebbero potuto segnare ancora con Totti o Vieri e l'Ecuador ha avuto due palle pericolose: Mendez ne ha mandata una su Buffon in diagonale e la seconda è finita sull'esterno della rete, deviata da Tommasi.

I sudamericani, dipinti come un'iradiddio, sono dei buoni palleggiatori, sono ordinati, hanno qualche pugile (E.Tenorio ha subito sparato un cazzotto in faccia a Cannavaro), possono contare su un bravissimo Mendez in avanti e basta. Il famoso De La Cruz (che a Totti in tv era parso Pelè) si è visto poco: dalle sue parti hanno gravitato Doni e Maldini e non ci sono stati obbiettivamente spazi per proiezioni in avanti.

Insomma, la partita è durata soli 26' e gli azzurri l'hanno dominata nel primo tempo, concedendosi solo qualche pausa. Sono stati Panucci, Totti e Vieri i veri protagonisti della partita e solo Doni si è visto poco, in realtà, nel primo tempo crescendo nella ripresa, quando l'Ecuador è cresciuto un po' (il solito Mendez e il famoso De La Cruz hanno portato qualche buon pallone in avanti), ma l'Italia ha punto con Tommasi o Totti. Qualche difficoltà in difesa, ma solo peccati veniali. E le sostituzioni sono parse di routine. L'Ecuador ha fatto massa a centrocampo, ma i lanci dei Panucci, dei Di Biagio. hanno scavalcato i sudamericani, mentre le giocate di Totti li hanno disorientati e la potenza di Vieri ne ha frantumato la debole difesa.

Non sappiamo quali appunti si possano fare a Trapattoni dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla famosa virata tattica: la verità è che quando i nostri prendono la cosa sul serio, contro avversari come l'Ecuador, chi gioca non ha molta importanza, purchè ci siano i cardini della manovra. Di gente indispensabile non ce n'è, probabilmente, tranne Totti e Vieri.

ITALIA: Buffon; Panucci, Nesta, Cannavaro, Maldini; Zambrotta, Tommasi, Di Biagio (24'st Gattuso), Doni (20'st Di Livio); Totti (29'st Del Piero); Vieri.In panchina: Toldo, Abbiati, Iuliano, Materazzi, Zanetti, Coco, Delvecchio, Montella, Inzaghi. Commissario tecnico: Trapattoni.

ECUADOR: Cevallos; De La Cruz, Hurtado, Porozo, Guerron; Mendez, Obregon, E.Tenorio (14' st M.Ayovi), Chala (40'st Asencio); Aguinaga (1'st C.Tenorio); Delgado.In panchina: Ibarra, Viteri, Espinoza, Gomez, W.Ayovi, Burbano, Sanchez, Fernandez, Kaviedes.Commissario tecnico: Gomez.

ARBITRO: Hall (Usa).RETI: 7' e 27' pt Vieri.

NOTE: temperature mite, terreno in buone condizioni, spettatori 40.000 circa. Angoli 7-6 per l'Ecuador. Ammoniti Porozo, De La Cruz, Chala, Cannavaro. Recupero: 1'; 2'.

Fonte: La Sicilia

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04 giugno 2002
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