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Concorsone: in Sicilia un esercito di candidati

Oltre 45 mila pronti a sottoporsi alle prove di selezione. Più chances per i prof delle medie

20 novembre 2012

Al concorsone della scuola, che in Sicilia si prospetta quasi come una lotteria visto l'esercito dei candidati, saranno gli aspiranti professori della media ad avere qualche chance in più. La corsa per conquistare una cattedra alla elementare, alla materna e al superiore sarà invece durissima.
La macchina organizzativa del concorso, bandito dopo tredici anni di attesa, è in piena attività. I tecnici dell'Ufficio scolastico regionale, guidato da Maria Luisa Altomonte, passano da una riunione all'altra per organizzare il test di preselezione e individuare le sedi dove i candidati affronteranno il primo, e forse più difficile, ostacolo. I primi dati forniti dal ministero dell'Istruzione disegnano l'identikit del candidato tipo siciliano: "giovane", donna e fuori dalle graduatorie dei precari.

Ma ciò che in questi giorni interessa maggiormente i 45.773 aspiranti docenti che hanno presentato domanda in Sicilia è sapere quante possibilità avranno di ottenere una cattedra e uno stipendio per tutta la vita. Ebbene, con poco più di 8 mila contendenti per 498 posti  -  pari a uno ogni 16 concorrenti  -  saranno gli aspiranti professori delle medie ad avere le maggiori probabilità di vincere. Negli altri segmenti scolastici occorrerà combattere fino all'ultimo test. Anche perché, contrariamente a quanto è accaduto in passato, gli "idonei" che dopo le prove si piazzeranno al di fuori dei posti messi a concorso non otterranno neppure l'abilitazione all'insegnamento. Insomma, avranno soltanto perso tempo e denaro per la preparazione.
La competizione più selettiva è quella che si preannuncia alla scuola primaria (ex elementare): addirittura una cattedra ogni 58 candidati. Poco meglio per le aspiranti maestre di scuola dell'infanzia, che saranno in 56 a contendersi ogni posto. Al superiore, dove  -  tra posti comuni e di sostegno  -  sono disponibili 241 cattedre, si sono candidati in 11.581: un posto ogni 48 concorrenti.
Ma, anche nell'Isola, saranno le donne a monopolizzare il concorsone: 79 ogni cento concorrenti. L'età anagrafica e il trascorso lavorativo di coloro che si metteranno in gioco per sedere in cattedra rappresentano invece una parziale novità. In Sicilia si presenteranno alla selezione 34 "under 35" su cento. Mentre gli aspiranti professori di età compresa fra i 36 e i 45 anni, comunque al di sotto dell'età media attuale  -  50 anni  -  dei docenti, rappresentano la maggioranza assoluta: oltre il 51 per cento.

Anche la provenienza dei futuri insegnanti siciliani costituisce una novità. Il ministero, che aveva previsto appena la metà del numero di domande poi effettivamente pervenute, credeva che il grosso dei duellanti sarebbe arrivato dalle graduatorie provinciali dei precari. Una valutazione che a prima vista sembrava corretta, visto che i semplici laureati o diplomati dovevano avere conseguito il titolo di studio dieci anni fa. Invece, sei candidati su dieci non sono iscritti nelle liste dei supplenti e probabilmente si affacciano al mondo dell'insegnamento proprio attraverso questo concorso. [Articolo di Salvo Intravaia, Repubblica/Palermo.it]

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20 novembre 2012
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