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Dopo gli ''Sgarbi'' subiti, stanziati finalmente i fondi per Piazza Armerina (EN)

L’assessorato regionale ai Beni culturali ha stanziato 18 milioni di euro per la Villa romana del Casale

02 dicembre 2003
La Sicilia, isola sempre piena di sole, a parte qualche nubifragio atmosferico e qualcun’altro socio-politico-economico, conserva tra i tesori artistici più belli al mondo.
Per ricordarne uno su tutti, senza sfigurare di fronte a niente e a nessuno, la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina (EN), con il carico dei suoi meravigliosi mosaici bizantini.
Vero è che nel mese scorso, proprio la villa è stata vittima di quelle poche volte nelle quali in Sicilia si abbattono nuvoloni carichi di pioggia.

Uno è stato un vero e proprio temporale durato tre giorni che ha sommerso per intero i mosaici, patrimonio dell'umanità, infiltrandosi dai tetti, dai muri, e dai lati dei pavimenti mosaicati. L’altro "temporale", ha avuto invece un nome e cognome: Vittorio Sgarbi, che come un fulmine a ciel sereno, è piombato nella villa di notte pretendendo di visitarla per intero in un ora nella quale nessun visitatore può accedere, e valutarne così lo stato di conservazione, manutenzione e via discorrendo.

Dire che il giudizio finale sia stato tragico sarebbe niente, infatti Sgarbi (a ragione, ndr) ha trovato criminale che le amministrazioni locali abbiano permesso uno scempio tale verso un sito di incommensurabile valore quale quello di Piazza Armerina, definendo la situazione "uno scandalo nazionale. Piazza Armerina dovrebbe brillare come l'oro ed invece è un letamaio".

Grazie anche alle ripetute accuse mosse da Vittorio Sgarbi, la Regione Sicilia, preoccupata dalla cattiva pubblicità, non ha potuto fare a meno di farsi carico del problema, e finalmente l’assessorato regionale ai Beni culturali ha da poco stanziato 18 milioni di euro per i lavori nella Villa romana del Casale, affidati all’Istituto Regionale del Restauro.
Si potra quindi tirare un sospiro di sollievo e dire "Finalmente!", anche se sarebbe meglio che gli imput provenissero dalla coscienza e dall’attenzione di chi governa le Regioni.


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02 dicembre 2003
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