Dopo ''Nerolio'' il regista siciliano Aurelio Grimaldi torna a Pasolini
Si tratta di "Un mondo d'amore": un ritratto dell'artista da giovane condannato per corruzione di minorenni, cacciato dalla scuola, espulso dal partito e costretto a fuggire con la madre a Roma.
Protagonista è il giovane attore Arturo Paglia, mentre la madre di Pasolini è Guia Jelo.
Sarà un'altra pellicola-choc?
"Questo film è tutt'altra cosa rispetto a "Nerolio" - saottolinea Grimaldi, che ha appena ultimato le riprese in Calabria e a Roma - Questo è un ventisettenne che dopo lo scandalo che lo ha travolto conosce la paura perché perde il suo lavoro e non è più capace di scrivere. È un Pasolini fotografato nel momento più disperato della sua vita".
Ma perché tornare a Pasolini dopo un film biografico come "Nerolio", premiato nei festival e mai visto nelle sale?
"Ci sono così tanti aspetti della vita di Pasolini che temo non sia finita qui. Io non sono un pasoliniano ortodosso di quelli che adorano tutto quello che ha fatto, ma sono affascinato dalla commistione tra vita e opere di questo artista maledetto, un esempio unico nel panorama italiano".