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Ecco come sarà snellita la Scuola Siciliana. I Sindacati annunciano proteste contro i tagli alla scuola

1000 insegnanti in meno 10.000 alunni in più. Tagli e aumenti della Scuola-Moratti

27 aprile 2004

Per l'anno scolastico 2004-2005 il Ministero della Pubblica Istruzione ha disposto il taglio in Sicilia di 1.000 posti tra il personale docente a fronte di un aumento di 10.000 alunni nelle scuole medie secondarie.
Il dato è stato evidenziato da Cgil, Cisl e Uil che contro le misure del Governo annunciano una serie di iniziative di protesta. Secondo il sindacato "oltre al disagio prevedibile per 10 mila famiglie, al quale si aggiunge quello dei 5.000 bambini in lista d'attesa per l'iscrizione alla scuola materna, con i tagli del Governo non si riuscirà a garantire l'insegnamento della seconda lingua nelle prime due classi delle medie inferiori, il tempo prolungato, il sostegno per i portatori di handicap".

A fare le spese di questa situazione, sul fronte del lavoro - dice la Cgil scuola - saranno soprattutto i precari, per i quali si prevedono 1.250 posti , negli organici di fatto, in meno. Per le materne, poi, per l'anno prossimo, è previsto in Sicilia un solo posto di docente in più a fronte di un aumento di 41 sezioni".
Contro i tagli, diverse le iniziative in programma. Il 13 maggio sono previste manifestazioni davanti a tutte le prefetture. Per il 21 maggio, poi, Cgil Cisl e Uil scuola regionali hanno dato la loro adesione allo sciopero nazionale di tutto il pubblico impiego.

"I tagli - ha detto la Cgil scuola siciliana - determineranno classi gonfiate fino a 32 alunni pur in presenza presenza di handicap e disagio formativo. E' poi contraddittorio che si apra la contrattazione per distribuire 9 milioni di euro nelle aree a rischio, quando è la stessa amministrazione a creare il disagio e il rischio educativo". "Per dare prospettive ai nostri giovani - aggiunge la Cisl - ci vuole qualità della formazione: non sono certo le gabbie salariali a dare prospettive di sviluppo alla regione. Confermiano l'impegno delle confederazioni a difesa della scuola pubblica, considerata tra le migliori d'Europa". "Il Governo sta considerando la scuola - ha dichiarato la Cisl scuola regionale - un'area in cui tagliare per risparmiare. Le 15 mila assunzioni previste nel Paese non serviranno neanche a coprire i posti lasciati vuoti dai pensionamenti".

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27 aprile 2004
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