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Emergenza traffico, decreti per Milano, Venezia e Messina

23 novembre 2001
Il responsabile del Viminale Claudio Scajola, aveva svolto durante la seduta del governo una "dettagliata" relazione sulla "particolare situazione di crisi ambientale venutasi a determinare nelle città di Milano, venezia e Messina, in relazione all'eccezionale traffico e all'intensa mobilità che caratterizza le predette aree".

In particolare, "si è registrato un rilevante aumento delle emissioni inquinanti a Milano; un preoccupante problema di staticità degli edifici a Venezia per effetto del moto ondoso provocato dalle imbarcazioni a motore; seri pericoli per la sicurezza della collettività di Messina per l'inteso movimento di automezzi pesanti provenienti o diretti verso il continente".

"Al fine di adottare urgenti misure per la realizzazione di un programma di interventi finalizzato a d un rapido miglioramento delle predette situazionì" Scajola ha proposto di dichiarare lo stato di emergenza nelle tre città.

Il Consiglio dei ministri "ha condiviso e ha deliberato in tale senso".

In Gazzetta Ufficiale giungono dunque i decreti del presidente del Consiglio di dichiarazione dello stato di emergenza ambientale per Milano, Venezia e Messina.

MILANO - Per Milano lo stato di emergenza ambientale è stato dichiarato in considerazione della situazione del traffico e della mobilità nella città, che presenta "peculiarità tali da condizionare negativamente la qualità della vita e le relazioni sociali ed economiche dei cittadini". Infatti, prosegue il decreto, "le emissioni inquinanti dei veicoli circolanti hanno determinato con frequenza sempre maggiore il superamento dei livelli di attenzione dei parametri stabiliti dalla normativa vigente" e "le misure e gli interventi a tutt' oggi attuati in via ordinaria non hanno consentito di incidere in modo significativo sulla situazione della mobilità cittadina, che si caratterizza per l' insufficienza della rete stradale esistente, sia per la circolazione che per la sosta, con una densità attuale di oltre 600 veicoli immatricolati per chilometro di strada, che pone Milano al primo posto in Europa nel rapporto popolazione residente, indice di motorizzazione e superficie". Risulta dunque necessario, si rileva, "realizzare un programma di interventi di emergenza che consenta un miglioramento significativo, rapido e strutturale della situazione ambientale in atto e favorire il ritorno a normali condizioni di vita".

VENEZIA - A Venezia l' emergenza riguarda il traffico acqueo lagunare. Il fenomeno del moto ondoso provocato dalle imbarcazioni a motore, infatti, secondo il provvedimento, "sta ponendo in serio pericolo la staticità degli edifici del centro storico" e le misure attuabili in via ordinaria "non consentono di fronteggiare l' emergenza, per cui tale situazione di pericolo deve essere affrontata con mezzi e poteri straordinari".

MESSINA - A Messina il problema è rappresentato dall' attraversamento della città da parte di mezzi pesanti. Le condizioni di traffico e mobilità nella città da parte di automezzi pesanti provenienti o diretti verso il Continente, secondo il decreto, "hano determninato una grave situazione di pericolo per la sicurezza della collettività locale e le misure ordinarie adottate sono risultate inadeguate a far fronte con immediatezza ai problemi della vivibilità della cittadinanza".

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23 novembre 2001
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