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Etna arrabbiato

Esplosione nella notte, 32 i feriti, la lava tracima sul centro servizi, diminuiscono i tremori e la cenere

17 dicembre 2002

Sale a 32 il numero delle persone rimaste ferite nell'esplosione avvenuta lunedì sera nella zona del rifugio Sapienza, a quota 1.900, sul versante meridionale dell'Etna.

Lo rende noto la Protezione civile.

Solo tre però le persone tuttora ricoverate. Tutti gli altri sono stati medicati e poi dimessi.

Al soccorso medico di Piana Bottero sono stati portati 23 feriti per ustioni, escoriazioni o lacerazioni.

Le cause dell'esplosione non sono state ancora chiarite con precisione. Molto probabilmente lo scoppio è stato provocato dal contatto della lava col materiale infiammabile presente nel rifugio. Sono in corso accertamenti tecnici.

L'eruzione intanto prosegue facendosi strada sul versante orientale dell'Etna, dove il magma ha travolto la costruzione del centro servizi Apt presente sul piazzale della funivia.

Per favorire il deflusso della colata, è stato realizzato un "canale d'invito" sulla strada provinciale 92, non percorribile.

"Non ce lo aspettavamo. Abbiamo visto che la lava si accumulava - dice il sindaco di Nicolosi, Moschetto - ma non pensavamo che potesse tracimare in quantità cospicue come in effetti ha fatto. Servirebbe un intervento straordinario a quota 2.500, nella zona di Piano del Lago, simile a quello del '91, per deviare la lava verso la valle del Bove. Ma non è un intervento di competenza della Protezione Civile. Occorrerebbe la costituzione di un tavolo con il presidente della Regione, il presidente dell' Ente Parco, i comuni interessati e i tecnici per valutare la situazione".

I tecnici tengono sotto controllo anche un'altra colata - complessivamente sono quattro i bracci lavici - che si dirige verso la stazione di partenza della funivia. La colata è monitorata con attenzione: lungo il percorso non esisterebbero soluzioni d'intervento con argini di contenimento.

Prosegue intensamente l'attività effusiva. In diminuzione i tremori e l'emissione di cenere.

Fonte: La Sicilia-Cnn
Foto: La Sicilia

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17 dicembre 2002
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