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Formazione Sicilia

Report parla della Formazione in Sicilia e Crocetta blocca i pagamenti per vederci chiaro

11 dicembre 2012

Cane da guardia del potere, Report, la trasmissione d’inchiesta più temuta d’Italia, domenica in prima serata su RaiTre, ha dedicato un lungo servizio alla politica siciliana, con un approfondimento sul consenso costruito dagli enti di formazione.
Nel servizio di Claudia De Pasquale l'obiettivo è inizialmente puntato su Catania. La prassi del voto di scambio è documentata da interviste realizzate a Librino, dove con disarmante ingenuità gli ambulanti abusivi si lasciano ammaliare dalle telecamere, confessando una prassi diffusa. "Mi servono delle cose, come dei documenti o dei favori", afferma convintamente un giovane. "Qualcuno ha beccato pure buoni di benzina. Si parla di 25/30 euro a voto". Pochi, obietta la cronista. "C'è crisi", la risposta.

Il business della formazione è l’altro argomento bollente. Ci sono 8mila dipendenti che non prendono lo stipendio da mesi. Una di queste è Annick Le Ann, ex dipendente dell'Anfe, che racconta un colloquio con il presidente dell'ente, che fa presente che le cose "non sono andate come dovevano". Report racconta come all'Anfe lavori pure la moglie di Nino Dina, deputato dell'Udc, ed abbiamo lavorato il figlio dell'ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini e la moglie di Raffaele Lombardo. Il presidente dall'Anfe fa spallucce e difende il suo ente: "Anche la moglie di un deputato può lavorare. Mica può venire discriminata!".
E’ toccato poi ai primattori del Pd a Messina: Franco Rinaldi e Francantonio Genovese. I due protagonisti del successo di Bersani alle primarie sono direttamente legati a diversi enti di formazione. Lumen, Enaip, Enfap e Aram sono quelli citati per primi. Rinaldi non ne fa mistero e spiega con sincerità: "Siamo presenti nel settore perché facciamo politica. Creiamo una rete di attività che permette di creare una rete di consenso. È normale".

L'ultima colpo, Report lo ha riservato a Rosario Crocetta, o meglio per il segretario generale Patrizia Monterosso. Il presidente della Regione sostiene di aver lanciato ai partiti un "messaggio chiaro", ovvero che questo metodo non può andare avanti. Fatto sta che la Monterosso non è un volto nuovo, ma proprio un'ex dirigente della formazione, nominata a più importanti incarichi dirigenziali da Lombardo...

Dopo la puntata di Report la "valanga" Formazione è precipitata. "In merito alla notizia appresa dalla trasmissione Report - si legge in un comunicato - il Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, annuncia di aver dato immediatamente disposizione di bloccare i pagamenti nei confronti di associazioni, enti, cooperative, società che gestiscono la formazione, direttamente riconducibili, personalmente o a parenti prossimi, di parlamentari regionali menzionati dall'inchiesta. Il Presidente intende disporre azione di recupero per i pagamenti già effettuati, in violazione della legislazione sulle incompatibilità dei parlamentari regionali; il Presidente ha chiesto inoltre che il dirigente del settore formazione, faccia una verifica su tutti i soggetti destinatari di contributi o affidatari di servizi che presentano elementi di incompatibilità".
"La vicenda
- ha detto Crocetta - è veramente insopportabile dal punto di vista morale e politico. Questo sistema non si riferisce soltanto al settore della formazione professionale, ma a tanti altri, basti pensare a quanto avviene con la tabella H. Nessuno si aspetti sconti - conclude Crocetta -, poiché laddove esisteranno gli estremi, si provvederà ad effettuare precise denunce all'autorità giudiziaria".

Secondo il senatore del Pd Giuseppe Lumia: "La formazione professionale è un settore da riformare radicalmente, affinché diventi uno strumento efficiente al servizio del mercato del lavoro e delle piccole e medie imprese. Ecco perché condivido e sostengo la linea di rigore ed efficienza introdotta dal presidente Crocetta. Si agisca con tutta la severità possibile, non si guardi in faccia nessuno e si ponga fine ad una gestione dissennata, spesso caratterizzata da illegalità e compromissioni politiche". "Le risorse della formazione - ha concluso - devono essere utilizzate per far incontrare il mercato della domanda con quello dell’offerta di lavoro e per investire sull’innovazione e sullo sviluppo".

Intanto, nei giorni scorsi la giovanissima Nelli Scilabra, assessore all'Istruzione e alla Formazione Professionale, ha incontrato informalmente i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Snals e Cobas. "È il primo di una serie di incontri che intendo organizzare con tutti - ha detto - di chi opera nel campo della Formazione professionale e dell'Istruzione. La mia attenzione sarà rivolta ai lavoratori e alle loro famiglie, di certo non possono essere loro a pagare le scelte sbagliate di chi ha governato prima. I loro diritti saranno al centro dell'esercizio del mio mandato".
"Abbiamo illustrato all'assessore alla Formazione lo stato di grande criticità evidenziando le emergenze del settore, e la Cisl, in particolare, ha chiesto lo sblocco del 50% della prima erogazione a valere sull'Avviso 20 e un intervento sulla mobilità a partire dal caso Cefop"
, così Giovanni Migliore, responsabile della Formazione per la Cisl Scuola.

[Informazioni tratte da LiveSicilia.it, ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it]

 

 

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11 dicembre 2012
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