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George W. Bush è proprio un campione... di stupidità. Bush stravince ai ''World Stupidity Award''

29 settembre 2006

L'America dice l'ormai vecchio luogo comune, è il Paese delle mille opportunità, un Paese dove un'occasione non si nega a nessuno. Nemmeno ai cretini e agli ignoranti.
E proprio a queste ''categorie'' sembrano appartenere alcuni americani molto ''in vista'' non soltanto nel ''Nuovo Mondo''. A questi sono stati assegnati i ''World Stupidity Award'', i premi della stupidità.
E come negare il riconoscimento al presidente degli Stati Uniti d'America George W. Bush, se davanti a una mappa del Brasile esclama, al cospetto del presidente brasiliano Ignacio Lula da Silva, ''Accidenti, che Paese grande!''.
Non ce n'è solo per Bush, già stupido ad honorem grazie a Fahrenheit 9/11, alla sequenza in cui, con alcuni scolaretti, declama ''La mia capretta'' mentre le Torri Gemelle vengono giù. C'è spazio anche per film, situazioni, ideologie e aree geografiche. Purché brillino per cretineria.

Ad attribuire il riconoscimento sono i navigatori, voto solenne su sito ufficiale. A ideare i World Stupidity Awards è l'ARSE, Academy Recognizing Stupidity Everywhere, ''un team di esperti altamente qualificati, di fatto un pugno di idioti'' spiega SpokesMoron Spence sul sito. L'iniziativa ha visto la luce tre anni fa ''e dà ai cretini e agli ignoranti il credito che meritano, in un'epoca in cui le informazioni sono più accessibili che mai''.
 Il credo dell'Accademia: ''Tutti siamo stupidi, ma ad alcuni va spiegato''.

Ma veniamo ai premiati per il 2006, cinque per ciascuna categoria.
Ai più dice ben poco il nome di Donald Thompson, in testa a ''L'uomo più stupido''. Il tizio è un giudice dell'Oklahoma che durante tre processi ha avuto la geniale idea di usare una ''penis pump'', la pompetta che consente ai meno in forma di avere e esibire strabilianti quanto estemporanee erezioni (il cretino è stato arrestato a giugno per atti osceni). Hanno vinto pure Michael Brown, ex direttore della Fema (la protezione civile Usa che gestì l'emergenza dell'uragano Katrina), il nordcoreano Kim Jong II (''Pronti alla guerra totale'' disse a luglio dopo il lancio di prova di sette missili), il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad.

Hillary Clinton, senatrice democratica e moglie di Bill, osserva che ''oggi i giovani pensano che 'lavoro' sia solo una parola di quattro lettere'', il vicepresidente Usa, Dick Cheney è convinto che ''la resistenza irachena è agli ultimi respiri'': a entrambi il riconoscimento per ''la dichiarazione più cretina''.
Cose di casa nostra per ''Il momento più stupido'': la testata di Zidane a Materazzi, al primo posto. Alle sue spalle ricompare Dick Cheney, che durante una battuta di caccia spara in faccia per errore all'amico Harry Whittington. Seguono Britney Spears che guida con il figlio piccolo in braccio, il danese Jyllands-Posten che pubblica le vignette su Maometto e le manifestazioni contro le vignette medesime.
Se Mel Gibson, che fa pipì in strada mentre lo arrestano per guida in stato di ubriachezza, conquista il premio per aver reso ''una situazione stupida, ancora più stupida'', nella stessa sezione c'è anche l'amministrazione Bush in Iraq, così come il presidente in persona condivide con Michael Jackson, Tom Cruise e Ahmadinejad il premio per ''mancanza di senso della realtà''.
Basic Instinct 2 è il film più cretino dell'anno, seguìto da Il Codice Da Vinci, The Fast and the Furious: Tokyo Drift, Hostel e Little Man, mentre è sempre il Jyllands-Posten il numero uno fra i giornali più stupidi. Per aver ''messo a rischio il pianeta'', vince la Corea del Nord, argento pari merito a Israele e Hezbollah, poi l'Iran, poi l'industria delle armi e quella del petrolio. Se fra ''i trend più stupidi'' ci sono i reality show, uccidere in nome di Dio, e uccidere (a prescindere), il ''premio alla carriera'' è stato consegnato a ''il Medio Oriente''.

Ma torniamo da dove eravamo partiti. Cioè, al The Presidents of United States. A lui è riservata un'intera sezione, ''Le frasi più stupide di George W. Bush''. Tipo ''Io sono quello che decide, e decido che cos'è meglio''; ''E' nell'interesse del nostro Paese trovare coloro che potrebbero danneggiarci, e metterli al sicuro''; e il fantastico ''Wow! Che grande, il Brasile''.
Già, un vero idiota.

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29 settembre 2006
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