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Gite vicino casa, poche colombe e pieni di benzina da capo giro. Ecco la Pasqua nelle tasche degli italiani

Se ''non tutte le ciambelle riescono col buco'', ''non tutte le sorprese dell’Uovo sono gradite''

10 aprile 2004

L'esodo di Pasqua è già iniziato da qualche giorno con l’immancabile accompagnamento del traffico sostenuto sulle principali arterie stradali in uscita dalle grandi città.
Quest'anno però sembra che gli italiani abbiano scelto mete vicine, comode e sicure, magari in campagna, da raggiungere in auto.
A minacciare il ponte festivo degli 8 milioni di italiani in gita sarà però il tempo incerto, con piogge sparse su tutta la penisola. E se la voglia di viaggio aumenta, secondo stime di Federalberghi e Unioncamere - Isnart, subisce invece una battuta d'arresto il settore enogastronomico che vedrà- annuncia il Codacons - addirittura una contrazione del 10%, fatto salvo il pranzo pasquale e i cibi della tradizione.
La Pasqua e la Pasquetta, infatti, sembra che sarà più magra addirittura per un italiano su cinque, il quale, rileva Codacons, rinuncerà all'uovo di cioccolata e alla colomba. Risparmio dunque, ma non sul pranzo domenicale, che ''regge bene'' con una spesa totale prevista pari a circa un miliardo di euro, mentre diminuisce chi festeggerà al ristorante (spesa prevista 100 milioni di euro, -20%). Coldiretti, inoltre, assicura: niente aumenti per frutta e verdura. Gli italiani spenderanno complessivamente 40 milioni di euro per imbandire le tavole pasquali e compreranno 30 milioni di chili di frutta e verdura.

Le mete turistiche che gli 8 milioni di gitanti prediligeranno, come abbimo già accennato saranno mete modello "dietro l’angolo" o "sotto casa", almeno queste le previsioni che emergono da un'indagine di Federalberghi e Cirm. Le città d'arte registrano un calo di afflussi turistici soprattutto in Italia (4% rispetto all'anno scorso), mentre scende addirittura del 10% quello verso le grandi capitali europee. Nel complesso, comunque, saranno di più gli italiani che trascorreranno fuori la Pasqua rispetto al 2003, dichiara Federalberghi e Cirm: il 17,2% della popolazione maggiorenne, rispetto al 15,4% del 2003. Andranno forte gli agriturismo che quest'anno prevedono introiti per 30 milioni di euro. I gestori si attendono 120 mila arrivi, 350 mila presenze, e annunciano: punti di ristoro con prenotazioni vicine all'esaurito.

Anche se poco fuori porta, questi posti devono essere raggiunti e il mezzo di trasporto più utilizzato sarà l'auto: tra gli 11 e i 13 milioni gli autoveicoli che in totale viaggeranno per l'esodo pasquale. Già, spostarsi a Pasqua preferibilmente in macchina ma con l’aumento della benzina, che giusto ieri ha raggiunto  quota 1,11 euroa litro. La situazione non migliora neanche  per coloro che hanno auto diesel: il rincaro che troveranno al distributore per il pieno della scampagnata di Pasquetta ammonta a 0,010 euro al litro - circa 20 vecchie lire in più - al litro che per un rifornimento completo si traducono nell'equivalente di 1.000 vecchie lire. 
La tradizionale gita fuori porta di Pasqua o Pasquetta sembra sarà ricordata dagli automobilisti italiani come una delle più care sul fronte del pieno.

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10 aprile 2004
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