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Gli stabilimenti balneari siciliani esultano: "Cade il divieto di rinnovo"

"La Direttiva Bolkestein non si applica per gli stabilimenti balneari", parola di Frits Bolkestein

20 aprile 2018
Gli stabilimenti balneari siciliani esultano: ''Cade il divieto di rinnovo''

"La Bolkestein non si applica per gli stabilimenti  balneari": a fare chiarezza sulla corretta applicabilità della Direttiva è stato lo stesso ex commissario europeo di cui porta il nome, intervenendo in un convegno a Roma. Quello di Frits Bolkestein, commissario europeo per il Mercato interno all'inizio del millennio, è un nome che i concessionari di stabilimenti balneari conoscono bene: il suo cognome è legato alla direttiva europea sui servizi entrata in vigore nel 2006, che prevede fra le altre cose che i servizi passino da un appalto. Fra polemiche e rinvii, finora la direttiva è stata interpretata in senso stringente: niente rinnovi automatici per le concessioni esistenti, ad esempio quella dell'Italo-Belga a Mondello. Le concessioni, però, nel frattempo sono state comunque rinnovate: l'ultima proroga, al momento, dura fino al 2020.
Tirano così un bel sospiro di sollievo  anche le circa mille imprese siciliane che operano nel settore, costrette da tempo a vivere nell'incertezza del futuro. "E' la dimostrazione - spiegano il segretario della Cna Sicilia, Piero Giglione, e il coordinatore regionale della Cna Balneatori, Gianpaolo Miceli - che la categoria ha subito vessazioni e intimidazioni senza fondamento. Esattamente quanto per anni ha sostenuto la nostra Confederazione, spesso in pressoché totale solitudine nelle battaglia contro la decisione del governo di volere assegnare la concessione degli stabilimenti tramite bando di gara, ignorando di fatto il principio del legittimo affidamento della continuità aziendale. Un pericoloso equivoco al quale è arrivato il momento di mettere fine - concludono i due dirigenti della Cna - lasciando gli imprenditori liberi di investire e di svolgere serenamente il proprio lavoro, creando occupazione e ricchezza. Ed è questo che chiederemo al prossimo esecutivo che si insedierà a Palazzo Chigi". [Fonte: Repubblica/Palermo.it]

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20 aprile 2018
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