I danni della ''tristeza'' negli agrumeti del catanese e del siracusano
Un problema che ha generato scintille tra regione ed esecutivo nazionale
Un problema che ha generato scintille tra regione ed esecutivo nazionale.
Da un lato il sottosegretario alle politiche agricole Giampaolo Dozzo parla di ''inerzia delle autorita' fitosanatirie siciliane'' sul piano delle misure per l' estirpazione della piante infette, dall' altro l' assessore all' agricoltura Giuseppe Castiglione replica che ''non e' vero, abbiamo lavorato su due fronti contemporaneamente: per la delimitazione delle aree e per l' individuazione delle risorse per un possibile indennizzo alle imprese danneggiate''.
Dozzo afferma che al momento ''non e' prevista l'erogazione di aiuti economici per le imprese agricole danneggiate. Solo sulla base di concrete proposte da parte delle Regioni interessate alla malattia potra' essere avanzata un'eventuale richiesta alla Commissione europea'' e insiste nel sostenere che la normativa attuale ''prevede l'estirpazione o la distruzione immediata delle piante risultate infette, cosa che non e' avvenuta, determinando pertanto una precisa responsabilita' della della regione siciliana'.
Castiglione dal canto suo sottolinea che ''dopo la risposta negativa del ministero per per carenza di risorse, abbiamo attivato i nostri uffici di Bruxelles e grazie ad una rimodulazione della misura 4.15 del Por stiamo procedendo alla pubblicazione di un bando (con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro), che prevede il ripristino delle colture poliennali danneggiate da calamità naturali.
In particolare, sarà consentita l' estirpazione e il ripristino delle piante con un contributo del 100 per cento''. Castiglione, comunque, rinnova l' invito al sottosegretario Dozzo per individuare e reperire le risorse nazionali aggiuntive a quelle del bando predisposto dalla Regione.
Fonte: Ansa Agricoltura