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I vini siciliani in vetta a tutte le classifiche di gradimento, come dire ''dal palato alla tasca''

Sono consigliati dappertutto, bevuti da tutti e apprezzati ancor di più

16 dicembre 2003
I vini siciliani hanno conquistato i palati dei più esperti enologi distinguendosi tra più di 500 vini provenienti da ogni parte d'Italia. Si tratta di tredici vini chiamati a rappresentare sei aziende vitivinicole dell'Isola alla degustazione libera, organizzata qualche giorno fa  per festeggiare i 70 anni dell'Ente vini, che si è tenuta nelle sale dell'Enoteca Italiana alla Fortezza Medicea di Siena.
Un vero e proprio itinerario attraverso le migliori produzioni enogastronomiche d'Italia. I vini infatti, sono stati abbinati ai grandi prodotti dop (derivazione di origine protetta) come il prosciutto di Parma, parmiggiano reggiano, gorgonzola, mozzarella di bufala campana, aceto balsamico tradizionale di Modena.
I vini sono: il Grecanico, lo Chardonney e il Merlot "Mandrarossa" della Settesoli di Menfi, il Zibibbo e Passito "Nika" delle cantine Case di Pietra di Pantelleria, Contessa Entellina Bianco "Vigna di Gabri" e nero d'Avola "Angheli" di Donnafugata, Sicilia rosso "Santa Barbara" e nero d'Avola "Ribot" di Museum di Gratteri (Palermo) Alcamo bianco "Principe di Corleone", Chardonney "Vigna di Corte" e Inzolia "Principe di Corleone dell'azienda Pollara", Etna rosso "Rampante" dell'azienda Russo.

Questo è un anno fortunato per i vini siciliani che continuano a portarsi a casa riconoscimenti. Per il secondo anno consecutivo infatti, la settimana scorsa, le cantine Foraci di Mazara del Vallo (Trapani) hanno vinto la medaglia d'oro al Banco d'Assaggio dei Vini d'Italia di Torgiano (Perugia) con il "Galhasi Inzolia-Catarratto 2002", nella categoria dei vini bianchi secchi tranquilli Igt.
Si tratta di un bianco dal profumo di frutta matura e un sapore pieno, vellutato, appagante che si  abbina a piatti elaborati di pesce, crostacei, frutti di mare, carni bianche e piatti di verdure. Un altro vino della cantina mazarese, l’ "O Feo Nero D'Avola 2000 Igt Sicilia”, che si è aggiudicato due bicchieri nella prestigiosa Guida ai Vini d'Italia 2004 del Gambero Rosso. E' la prima volta che l'azienda viene annoverata nel prestigioso elenco.
La commissione di degustazione ha molto apprezzato O' Feo Nero d'Avola 2000, che ''riesce a coniugare adeguatamente buona struttura, aromi varietali e morbidezza''. A fine agosto lo stesso vino si era aggiudicato il secondo posto nella categoria vini rossi invecchiati alla tredicesima rassegna nazionale di vini biologici organizzata da Legambiente ed Enoteca Italiana, in provincia di Grosseto. Undici i vini premiati in quell'occasione  tra gli oltre cento partecipanti. Tra bianchi, rossi e da dessert "O' Feo Nero d'Avola 2000" ha trionfato ancora una volta.

L'O Feo delle cantine Foraci è un blend di Nero d' Avola e Nerello Mascalese prodotto da viti coltivate secondo i metodi dell' agricoltura biologica. Come se non bastasse a novembre lo stesso vino è stato premiato da Slow Food  come migliore per il rapporto qualità- prezzo. Sempre Slow Food  ha assegnato l'etichetta per il miglior vino nel rapporto tra qualità e prezzo per l'anno 2004 al ''Corvo Rosso vendemmia 2001", dell'omonima azienda, e ''Grecale'' vendemmia 2002, della Florio.
Il Corvo Rosso proviene da uve selezionatissime. Viene conservato in botti di rovere di Slavonia che ne esaltano il gusto. Come ogni buon Rosso che si rispetti può essere abbinato con carni alla griglia, arrosti, selvaggina e formaggi di media stagionatura.
Il ''Grecale'' invece, è un raffinato vino da dessert che nasce da un' accurata selezione di uve Zibibbo coltivate nell'isola di Pantelleria. Vino dal sapore dolce e delicato da abbinare ai dolci ed alla frutta secca, perfetto anche con i formaggi piccanti
I vini siciliani sono di ottima qualità e di prezzo accessibile. La settimana scorsa il sito italiano di informazione sul vino (winenews.it) ha pubblicato i risultati di un sondaggio. Il sito ha chiesto ai suoi 8.500 enonauti iscritti  quale fosse il produttore top del nostro Paese, quale la cantina con il miglior rapporto qualità/prezzo e quale fosse il ''vino dei sogni'', a prescindere dal costo.
Il primo posto in classifica per quanto riguarda il primo quesito se lo è aggiudicato la casa vinicola trentina "La Vis" (30%) seguita da due marchi siciliani: "Settesoli" (18%) e "Planeta". Per quanto riguarda invece, il vino dei sogni  da una parte svettano le bottiglie gioiello inaccessibili che tutti sognano e parlano ma che solo pochi eletti si possono permettere. Dall'altra, come dimostra anche una recente indagine dell'Osservatorio del Salone del Vino di Torino, la maggior parte dei consumatori di vino in Italia (24 milioni, di cui 16 milioni fanno uso di vino quotidianamente e 8 milioni saltuariamente) si orientano verso prodotti più economici, magari dall'ottimo rapporto qualità/prezzo. Un esempio potrebbe essere "Antinori", l'azienda toscana al primo posto nella classifica delle cantine migliori d'Italia. Il vino dei sogni degli italiani è senza dubbio invece, il leggendario "Sassicaia", prodotto a Bolgheri dal Marchese Incisa della Rocchetta Voerzioe Jermann. Da segnalare che Antinori, Castello Banfi e Planeta sono presenti sia nella top ten delle cantine migliori d'Italia, sia in quella dei produttori dal miglior rapporto qualità/prezzo.

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16 dicembre 2003
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