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Il figlio di Gheddafi avverte la Nato: "Non ci arrenderemo mai"

"Se volete democrazia, elezioni o una nuova costituzione siamo d'accordo, ma chiedere a mio padre di andarsene è una barzelletta"

04 luglio 2011

"Le potenze occidentali sono destinate a perdere la campagna militare per allontanare dal potere il colonnello libico Muammar Gheddafi, che non si arrenderà, non lascerà la Libia e continuerà a combattere con i suoi fedelissimi". Lo ha affermato uno dei figli del leader libico, Saif al-Islam, in un'intervista all'emittente francese Tf1.
Saif al-Islam ha sottolineato che suo padre non ha alcuna intenzione di lasciare la Libia nell'ambito del negoziato per porre fine al conflitto. "Non vincerete, non avete alcuna possibilità, zero chance, di vincere una guerra qui", ha detto il figlio di Gheddafi, anche lui colpito da un mandato di cattura della Corte penale internazionale.
"Volete la democrazia? Siamo pronti. Volete le elezioni? Siamo pronti. Che altro volete? Una nuova Costituzione? Siamo pronti. Un cessate il fuoco? Siamo pronti. E' l'altra parte che rifiuta tutto, costantemente - ha proseguito Saif al-Islam Gheddafi - Ma chiedere a mio padre di lasciare il Paese, è uno scherzo. Non ci arrenderemo mai. Combatteremo. E' il nostro Paese".
Saif ha continuato: "Se ce l'avete con noi per il petrolio non avete che da parlarci, dai ribelli non avrete mai nulla perché non vinceranno mai", ha affermato. E poi è tornato a minacciare l'Occidente: "Noi dobbiamo lottare per il nostro paese e voi per quanto ci riguarda siete degli obbiettivi legittimi", ha ammonito.
Venerdi scorso, in un discorso diffuso per telefono a migliaia di sostenitori assiepati sulla Piazza Verde a Tripoli, Gheddafi aveva affermato che se la Nato non fermerà i suoi raid, i combattenti libici si riverseranno sull'Europa come "sciami di cavallette" (LEGGI).

Intanto si continua a lavorare a una mediazione, che però sembra allontanarsi. I ribelli del Cnt hanno respinto la proposta di pace sponsorizzata dall'Unione Africana, l'unica al momento in discussione. Sul campo si combatte: gli insorti sono pronti a una grande offensiva per conquistare alcune zone di Tripoli.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Aki, Repubblica.it]

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04 luglio 2011
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