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Il Governo siciliano vara un nuovo disegno di legge per gli aiuti ai parenti dei morti a Nassiriya

Dopo il naufragio di due giorni fà, la giunta regionale arriva ad una accordo e vara la norma

20 marzo 2004
Due giorni dopo il naufragio della norma che stanziava aiuti e prevedeva assunzioni per le vittime di Nassiriya, e di altre tragedie avvenute in Sicilia, la giunta vara un nuovo disegno di legge.
Il testo, adesso più restrittivo, è già stato depositato in commissione Bilancio all’Ars e dovrebbe approdare a Sala d’Ercole giovedì prossimo. Il governo ha infatti chiesto al presidente dell’Assemblea di convocare una sessione legislativa straordinaria e lo stesso Guido Lo Porto aveva già manifestato la disponibilità in questo senso.

E così se da un lato il governo prova a recuperare in extremis una legge praticamente approvata (mancava solo il voto finale) e caduta sul traguardo per mancanza di copertura finanziaria, dall’altro lato nella maggioranza restano le fibrillazioni: dopo le critiche di Udc e Forza Italia al presidente dell’Ars, ritenuto fra i maggiori responsabili del «pasticcio» in Parlamento, è stata An con il suo stato maggiore siciliano a fare quadrato intorno a Lo Porto. E anche in questo caso sono volate parole grosse all’indirizzo degli alleati della Casa delle libertà.

I nuovi disegni di legge
Dunque la giunta ripropone il provvedimento che estende ai familiari dei morti di Nassiriya i benefici della legge in favore dei parenti delle vittime di mafia.
Cancellati gli articoli che avevano fatto lievitare a dismisura la spesa «sgambettando» il vecchio disegno di legge: scompaiono dal testo, quindi, le tragedie di Montagna Longa (ma An chiede di assumere i familiari delle vittime nei Comuni di residenza) e Portella delle Ginestre.
Restano invece i benefici in favore di Mohamed Abid, il tunisino-eroe morto nel 2003 per salvare una donna e due bambini nel mare agrigentino.

Con queste premesse il governo ha varato due distinti disegni di legge. Il primo per Nassiriya, che prevede una spesa di 837 mila euro per il solo 2004 e che sarà eventualmente cumulabile - viene specificato - con i benefici che arriveranno da leggi nazionali.
Il secondo testo riguarda il tunisino Abid: la spesa prevista è di 404 mila euro. In questo provvedimento è stato inserito anche un articolo che interpreta una norma della legge per le vittime di mafia: i benefici - si legge nel disegno di legge approvato ieri - si estendono anche ai familiari dei soggetti rimasti vittime del dovere o della mafia i cui assassini siano rimasti ignoti.
"Si tratta di pochi casi - spiegano da Palazzo d’Orleans - che era giusto prevedere per evitare che qualcuno resti beffato malgrado la tragedia". Fra questi casi rientra anche quello della famiglia del giudice Costa, il padre dell’attuale assessore comunale di Palermo, Michele.

Fonte: GdS

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20 marzo 2004
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