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Il Jeff Berlin Trio in Sicilia. Quattro le tappe siciliane nel tour italiano del bassista americano

Sul palco anche un gradito ospite, Miroslav Vitous uno dei fondatori dei Weather Report

05 febbraio 2004
Jeff Berlin Trio torna in Italia per una serie di concerti con il Circuito Jazz Time, concerti nati dalla collaborazione tra il Brass Group di Catania e la Colour of Sound - agenzia europea di Jeff Berlin. Quattro le tappe siciliane nel tour del trio jazz capitanato dal bassista Jeff Berlin, che si è esibito ieri al Teatro Annibale Maria di Francia a Messina, e che stasera suonerà al Teatro Vazquez di Siracusa. Le prossime due tappe siciliane saranno quella di domani sera al Teatro Abc di Catania, e quella di domenica nella Sala dell’Hotel Baia dei Mulini di Trapani.
Assieme al trio, composto dal pianista Richard Drexler e il batterista Danny Gottlieb, una sorpresa niente male per gli appasionati del jazz, infatti, il trio si trasformerà in quartetto con la partecipazione di Miroslav Vitous, uno dei fondatori dei Weather Report.   

Jeff Berlin
Nel mondo dei bassisti, che lo venerano come un grande maestro, Jeff Berlin è quasi una leggenda e se negli USA è considerato una stella, nella nostra Europa, specialmente in Italia e Germania, è un musicista che il grande pubblico sta scoprendo grazie al buon numero di concerti che, negli ultimi due anni lo vedono protagonista con il suo trio composto da altri due solidissimi musicisti: Richard Drexler al piano e contrabbasso e Danny Gottlieb alla batteria che contribuiscono a fare della band un gruppo ai più alti livelli.
Molto conosciuto come sideman di altri importantissimi musicisti - come ad esempio John McLaughlin, Issac Hayes, Bill Bruford, Billy Cobham, Yes, Allan Holdsworth, Toots Thielemans, David Liebman, Arturo Sandoval, Michael e Randy Brecker, Mike Stern e Bill Frisell - con i quali ha suonato in tutto il mondo, con il suo gruppo, Berlin, ha scelto la strada difficile di proporre il suo strumento nel ruolo di leader con connotazioni ancor più solistiche di quelle di alcuni illustri colleghi come Victor Bailey, Jaco Pastorius e pochi altri, arrivando fino ad imboccare, spesso, la strada del piano less trio e intrecciando le sue melodie nell’interessante line up basso – contrabbasso - batteria, che nel futuro diventerà sempre più caratteristica della sua band.
Nel mondo dei bassisti, Jeff è riconosciuto per la sua tecnica strabiliante, per il suo legato che lo rende inconfondibile, per la sua continua ricerca e per la scelta di suonare con uno strumento standard, con tasti, 4 corde, senza pickup attivi, perché ritiene che “fino a che non si sono esaurite tutte le possibilità di uno strumento è inutile aggiungere o modificarlo”. Complice anche la sua grande statura (non solo in termine figurato) che gli consente di abbracciare il basso e di giocare letteralmente con le corde. Ma se Jeff Berlin, sul palco, è in grado di affascinare il suo pubblico non gli sono certo da meno Danny Gottlieb e Richard Drexler che condividono con Jeff, oltre alle solide competenze musicali e stilistiche, una vera passione per il repertorio che propone il trio.

Danny Gottlieb
Come allievo di Mel Lewis e Joe Morello, Gottlieb, si è dedicato intensamente allo studio della batteria durante tutti gli anni della scuola e più tardi ancora all'Università. La sua carriera professionale ha inizio all'Università di Miami, quando si trova a dividere il palco niente di meno che con Pat Metheny, Paul Bley e Jaco Pastorius. Nella seconda metà degli anni ’70 inizia la sua collaborazione con Gary Burton con il quale, nel 1976, regista Passenger. Successivamente si unisce al gruppo di Pat Metheny e resta con il chitarrista fino ai primi anni ‘80. Al momento di lasciare il gruppo la sua popolarità ha già raggiunto il mondo intero. È con Mark Egan, uno dei membri fondatori del Pat Methey Group, che affronta la nuova lunghissima esperienza degli Elements alla quale sovrappone altre interessanti esperienze: John McLaughlin (Mahavishnu) ed Al DiMeola (Soaring Through A Dream). Musicista eclettico, batterista solido, agile e delicato, Gottlieb è in grado di fornire il backing adatto a ciascuno dei musicisti con i quali lavora. La lista è lunga e comprende Gil Evans, Stan Getz, Sting, i Blues Brothers, Ahmad Jamal e John Abercrombie.

Richard Drexler
Multi-srumentista, compositore arrangiatore e produttore Richard Drexler, come pianista ha accompagnato innumerevoli artisti di passaggio cui vanno inclusi nomi come include Mel Tormè, Tony Bennett, Diahann Carroll, Frankie Laine, Bob Dorough, Mose Allison, Roseanna Vitro, Vic Damone, Al Jarreau, Connie Francis and Dena DeRos. Più recentemente si è spesso trovato in tour con Jeff Berlin e con l'orchestra di Woody Herman ed il trombonista John Allred. Come contrabbassista lavora con il Kenny Drew Jr. trio e regolarmente è presente come bassista, pianista o addirittura cantante nei jazz club della Florida centrale. Spessissimo chiamato al lavoro di studio, il suo nome compare su dozzine di CDs i cui repertori variano dalla salsa all’avanguardia, dal country and wester al thrash metal group Saigon Kick. Ha affiancato il chitarrista/compositore/produttore Richie Zellon su gran parte del catalogo dell'etichetta di Songosaurus, dedicata al jazz fuso con i ritmi sudamericani. Per questi progetti ha registrato con with Bob Mintzer, Paquito d'Rivera, Jerry Bergonzi, Gato Barbieri, Claudio Roditi, Alex Acuna ed altri.
L’arrangiamento di brani di musica classica in versioni jazz o latine caratterizzano la sua particolare produzione musicale. Brahms, Mahler e Chopin sono tra i suoi compositori preferiti dei quali hai già ri-arrangiato molte notissime pagine.

Miroslav Vitous
Vitous, noto per aver fondato i Weather Report insieme Wayne Shorter e Joe Zawinul, ha iniziato a suonare il violino all’età di 6 anni, per poi passare al pianoforte a 10 e finalmente a 14, al basso. Durante gli anni del conservatorio, frequentato a Praga, si esibiva già in trio con il fratello Alan alla batteria e Jan Hammer, che sarebbe poi diventato famoso per la colonna sonora di Miami Vice, alle tastiere.
In seguito un premio, vinto a Vienna, gli consentì di trasferirsi negli USA e di frequentare il Berklee a Boston.
Scelse la musica a discapito dell’altra grande passione, il nuoto ed in particolare lo stile libero, che lo avrebbe portato a gareggiare alle Olimpiadi. Ma, per il promettente bassista, anche la permanenza al Berklee durò appena dal 1966 al 67, anno in cui si trasferì a New York dove ebbe inizio la sua sfolgorante carriera. E’ dal 1968, che compare tra i 3 migliori bassisti nelle classifiche mondiali

5 febbraio giovedì SIRACUSA Teatro Vazquez - Info: 095 7465174
6 febbraio venerdì CATANIA Teatro ABC - Info: 095 7465174
8 febbraio domenica TRAPANI Sala dell’Hotel Baia dei Mulini - Info: 0923 871312

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05 febbraio 2004
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